Carissimi amici, conoscenti e parenti,
dopo un’assenza di cinque mesi eccomi di nuovo nella mia comunità di Mungbere a 130 km a sud della città di Isiro.
Con sorpresa ho trovato parzialmente funzionante un’altra antenna telefonica. Avrà molti clienti perché qui c’è un grande afflusso di pazienti al nostro ospedalino. Molti si servono del cellulare per trasferire soldi senza doverli portare con sé in contanti, ma all’ospedale si paga in contanti.
La riparazione della strada nazionale ha sviluppato molto il traffico e il commercio. I prodotti dei campi si vendono in fretta e più cari.
Molti congolesi imprenditori hanno messo gli occhi sulla ricchezza di alcune qualità di alberi per esportarli all’estero. L’albero vivo è pagato una somma ridicola al contadino Una serie di autorità riscuote una parcella variabile secondo la gerarchia dell’autorità. C’è chi ha deciso di costruirsi la casa con assi e travi. Le macchine della missione piallano e tagliano. In fretta si vedono comparire nuove abitazioni o negozi.
Le strade della foresta sono diventate quasi impraticabili alle moto, bici e gente a piedi. Vecchi camion doppia trazione entrano nella foresta e scavano solchi profondi su strade già rovinate dal tempo e lasciate all’ incuria umana. L’acqua stagna e il fango aumenta. La foresta di canne di bambù impedisce al sole di asciugare la strada. La gente trova grande difficoltà a spostarsi. C’è una certa inerzia locale. Invece sulla nazionale aumentano gli incidenti di persone non abituate al codice della strada!!!
Le moto aiutano tantissimo a trasportare sia le persone ( anche 4 alla volta) e le merci. Ma lontano forse 400km a sud nella regione delle montagne cioè Nord-Kivu si combatte per salvare la sovranità locale.
In comunità da lunedì siamo in otto membri. Uno di loro sarà ordinato diacono alla fine di gennaio. Termino’ i suoi studi in Brasile mentre l’ultimo arrivato li termino’ in Perù e fu ordinato il 14 agosto passato. Il parroco, p.Olivier è congolese e terminò gli studi a Napoli.
P. Manolo , spagnolo e io italiano facciamo parte dei vecchioni della parrocchia. Ma in comunità c’è fratel Genesio di Marostica che si prepara a lasciarci e andrà dare una mano alle comunità comboniane in Italia.
Genesio è il grande manager dell’ospedale con p.Gianmaria, dottore e tecnico dei macchinari. L’attività ospedaliera polarizza molto la vita sociale e economica.
L’attività di assistenza ai pigmei occupa molte nostre energie. Molte nostre attenzioni sono verso il mondo scolastico. Siamo nel tempo della raccolta del riso nei piccoli campi locali. Dobbiamo stoccarne molto per assicurare il cibo del nostro convitto di 165 pigmei.
Voglio con queste poche righe ringraziare tutti quelli che ci danno una mano a pagare tante spese che assicurano la vita locale e i nostri spostamenti.
L’Avvento e la Festa del Natale danno ragione della nostra presenza missionaria in loco. Vogliamo con la preghiera quotidiana e la vita di tanti gruppi parrocchiali fare crescere quell’umanità nuova che Gesù da Nazareth trasmise al mondo intero.