Dungu, martedì, 13 maggio 2015 ore 21.
Quando
scende la sera tutti si ritirano nel proprio cortile. Ora un grande e piacevole
silenzio mi circonda. Fino alle 18,15 c’era un gruppo di adolescenti turbolenti
che giocava a calcio e le grida ne erano la coreografia. Possono giocare ma a
condizione che mentre alcuni giocano altri a turno falcino le erbe.
E’ ormai
passato un mese senza che prenda il tempo di scrivere qualcosa sulla vita
locale. Ci sarebbe molto da dire ma le mie dita non sono veloci a scrivere.
Appena cenato con Luis e Miguel ci siamo
seduti 20’ all'esterno della casa alla veranda che guarda il nostro vicino dispensario.
C’era un bel cielo stellato. Non sentivo nessun grido di neonato o bambinetto.
Sono i principali pazienti del dispensario. La nostra veranda è spesso sporca
di sassolini che i bambini-e usano per giocare sul nostro pavimento. Giocano
sdraiati oppure si rincorrono, gridano, fanno salti tipo ruota o si fanno i
dispetti. A volte presto ai più grandi dei
libri di geografia o scienza da guardare senza allontanarsi da me. In questo
mese di maggio ricordo spesso alle persone la recita del rosario o almeno di
tre Ave Maria assieme ad altri del
cortile oppure più cortili insieme. Dio ci aiuta di più quando lo invochiamo
insieme. Più casi di coppie sono oggetto della mia attenzione e preghiera. Due
sono di anziani mentre altre due sono di adulti in conflitto tra loro. Un
anziano, Celestin è esemplare come assista sua moglie ammalata da qualche anno
che non parla quasi più. Ho benedetto la loro unione, celebrando anche la
Messa. Alcuni cristiani vicini dopo la messa offrirono del riso con salsa di
manioca per festeggiare insieme l’evento. Avevo celebrato nel cortile e messo
la tavoletta dell’altare davanti alla porta della casetta perché la donna, seduta
sul letto, mi vedesse. Invece una donna di quasi 40 anni cacciata dal marito
era venuta a confidarmi il suo dramma. I figli sono pure minacciati e malmenati
dal papà che li vuole con sé.
Mentre
un’altra donna che ha messo al mondo già 12 figli è maltrattata dal marito che
non è ancora suo marito. Lui rifiuta regolarizzare la relazione dando un
compenso ai parenti di lei. Lui appartiene alla famiglia tribale regnante e
assume atteggiamenti arroganti e sfacciatamente sperpera i soldi con altre
donne. Tratta la compagna quasi come una
schiava, obbligandola a stare casa a custodire le sue mercanzie e accudire i figli e impedendole di avere visite o
uscire di casa senza il suo permesso o visitare delle donne del suo clan. La
famiglia di lei vive lontano ed è povera. La gente tiene le distanze per non
avere storie con la famiglia regnante. In comunità stiamo analizzando il caso.
Fra meno di
venti giorni cioè domenica 31 maggio ci sarà una solenne cerimonia in
parrocchia. Il vescovo locale presenterà il primo prete diocesano parroco al
posto di noi missionari. Cesserò di essere parroco e andrò fare comunità a 300
km con altri due confratelli settantenni italiani. Cambierò due bus per
arrivare a destinazione. La strada è abbastanza buona ma è spesso stretta. Ci
sono tanti posti di blocco militari e a volte ci sono gli assalti alla
“diligenza” da parte dei ribelli ugandesi LRA. Sono sul territorio forse dal
2005. Speriamo bene. 22h30
Con ritmo
quasi settimanale ci sono delle belle piogge che fanno crescere i prodotti
della terra. C’è abbondanza di frutta come manghi, papay, ananas, avocati e
banane. Questa terra potrebbe essere un paradiso terrestre!! Al tempo della
colonia belga si stava meglio qui che in Europa. Ora la vita sociale è molto
turbata. Forse però la gente è più crtica ora che allora. Allora la gente era
semplicemente sottomessa.
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