Watsa-Dondi, martedì, 21 luglio 2015.
E’ già più di un mese che mi trovo qui tra colline alte sui 1000 metri e belle verdeggianti. E’ il tempo delle piogge e la terra rossa è collosa e scivolosa. Non è piacevole camminare. Le scarpe dalla suola a scarpone sono le meglio indicate per stare bene in piedi ma una volta entrato in casa sono naturalmente da togliere.
La vita sociale è marcata dal ritmo della natura e dal lavoro dei campi, principale fonte di sostentamento. Ora i bambini hanno vacanze scolastiche e aiutano a vigilare i campi dove tanti uccelli vogliono mangiare lo stelo di erba della pianta del riso, molto buono.
Stamane due capi della famiglia regnante locale si sono fermati a salutarmi nel mio ufficio. Conoscevo solo il capo del villaggio ma non quello di circoscrizione che tra l’altro è professore nella nostra scuola secondaria. Hanno ringraziato per le tante opere che sono state costruite in quindici anni di presenza comboniana. Fra un mese dovremmo avere in funzione una piccola turbina da 30 kw. Allora la corrente ci permetterà di procurare attraverso la Provvidenza altre apparecchiature nel nostro ospedalino, per esempio un frigorifero per la conservazione del sangue. Alcune settimane fa aiutai a vivere un bebè pigmeo dandogli in due tempi del mio sangue. Ora è ritornato in foresta nel suo ambiente naturale. Il papà mi promise di portarmi del miele per ringraziarmi. Puzzava tanto. I pigmei non hanno l’abitudine di lavarsi. Hanno sempre con sé un arco e delle frecce. Sono dei grandi cacciatori di precisione. Nessuno di loro frequenta la scuola. Ma a 200 km nella nostra stazione missionaria di Mungbere c’è padre Franco, siciliano, che gestisce un convitto e scuola solo per pigmei. Le loro vacanze sono pensate rispettando le loro tradizioni per andare a caccia di selvaggina o alla ricerca di frutta spontanea. Noi in comunità riceviamo alla domenica un po’ di prodotti della terra locale. Ci sono vicino a noi nelle città di Watsa e Durba medici e infermieri che esigono senza scrupoli pagamenti elevati. La nostra preoccupazione è assicurare un accesso alle scuole e all'ospedale a tutti. Medici e insegnanti non sono pagati dallo Stato e quindi devono essere presi a carico dalla popolazione. Voi amici d’oltremare siete la Provvidenza divina. Abbiamo un ettaro di piante da caffè ma è ancora poco per farne una fonte di grande sostentamento. La gente dice che il presidente del Congo arriva in visita furtiva con un aereo privato circa ogni trimestre per farsi regalare dalla società mineraria aurifera un po’ di quella polvere gialla!!!
Lunedì, 10 agosto 2015
Ieri abbiamo celebrato la Madonna Assunta. Il sacrestano ha avvolto l’altare con una stoffa locale bellina. La corale canta bene. La mia predica è stata un po’ lunga. Al pomeriggio c’è stata una grande pioggia. Sto ormai bene dopo sette giorni di antibiotico. Si tratterebbe di tifo. Ho la pressione piuttosto bassa. Non è facile avere cura di sé. La gente ha un fisico forte. Abbiamo con noi durante la settimana circa 180 bambini e alcuni adulti che domenica riceveranno i primi sacramenti. Ora assicuro ogni giorno un’ora di lezione che sarà poi ritrattata nel pomeriggio in piccoli gruppi. Parlo dei Sacramenti. Penso a delle affermazioni del Papa Francesco di giorni fa: anche i divorziati hanno diritto ai sacramenti. E’ da non dimenticare che i Sacramenti sono non per i “perfetti” ma per chi cerca Dio con cuore sincero. L’insegnamento della Chiesa rischia di essere troppo fiscale.
Bellezza di Dio.
Camion noleggiato per il trasporto all'occasione
e padre Capitanio manager
La strada per arrivare alla presa d'acqua era fangosa e ripida altrove.
Padre Capitanio e i suoi bambini visitano il canale ancora non finito.
Tubi condotta forzata parte orizzontale.
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