Eccomi alla fine della giornata anche per pensare agli amici, benefattori e parenti.
La grande festa del Natale non e’ più lontana.
Solo in chiesa si possono trovare dei segni con colori e frasi che invitano a pensare al Dio che si fa uomo per stare in mezzo a noi e guidarci nel quotidiano e nelle nostre relazioni umane.
Ho abbellito la chiesa parrocchiale con due striscioni di color viola e preparato una corona d’Avvento con 4 candele a petrolio. Piace.
E’ il mio secondo Natale in questa parrocchia.
Sono stato a lungo in Italia soprattutto per curare la salute. Ora là è freddo mentre qui la notte abbiamo 25°. Si dorme bene e appena con un lenzuolo.
Sono contento di essere rientrato. Sento che è qui il mio posto. Un po’ di nostalgia mi prende sempre quando si tratta di partire e per tempi lunghi, tre anni.
Ieri, lunedì la Chiesa cattolica ha celebrato solennemente la santità della martire suor Anuarite. Ovunque le scuole cattoliche hanno partecipato in massa alla messa o celebrazione religiosa ma senza sacerdote. Il coraggio di quella giovane suora africana, nativa di questa mia diocesi di fronte alla prepotenza delle armi resta un grande esempio a noi tutti.
Ero andato in moto e da solo alla cappella lontana 22 km di Apodo. La moto dopo 17 km di corsa si è spenta. La candela era molto sporca di benzina. La corrente non passava più. Dopo alcuni tentativi di accenderla ecco un “ buon samaritano”. Un giovane uomo in moto mi incrociò e si fermò per darmi una mano. Era diretto alla città di Isiro cioè 140 km dopo. Con lui c’era la mogliettina col bebè, una donna anziana e un bagaglio voluminoso. Dopo 30’ potei ripartire. Mi aspettavano per la messa circa 300 alunni e un po’ di adulti. Si cominciò con un’ora di ritardo.
Prepariamo il Natale con tanti bei gesti di generosità e sempre pronti a cogliere il positivo nonostante l’imprevisto come è successo a me.
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