venerdì 10 ottobre 2008

Dungu: dopo attacchi LRA, militari dispiegati e civili in armi



“Da circa due settimane tre voli giornalieri provenienti da Kisangani stanno trasportando uomini e mezzi dell’esercito congolese a Dungu, nella Provincia orientale. Intanto però gli abitanti stanno formando comitati di autodifesa popolare a Dungu, Ngilima e Bangadi”: lo riferiscono fonti della MISNA che si trovano nell’estremo nord est della Repubblica democratica del Congo e al centro dell’area teatro nelle scorse settimane di violenti attacchi da parte dei ribelli ugandesi dell’Lra (Lord’s resistance army). Il mese scorso il governo congolese aveva annunciato l’invio di almeno 2000 soldati nella zona di Dungu per contenere le scorribande degli uomini del Lra, che, qualche giorno dopo l’annuncio, hanno invece lanciato una serie di attacchi massicci contro diversi villaggi della zona di Duru, provocando una ventina di vittime e circa 15.000 tra sfollati e profughi fuggiti oltre frontiera in Sud Sudan. “Ogni quartiere di Dungu ormai ha le sue milizie armate; in giro si vedono pochi mezzi della missione dell’Onu nel paese (Monuc, ndr) se non in convoglio.
 

Ma intanto per strada si comincia a notare che la gente si mette in cammino con archi, frecce e vecchi fucili” aggiunge la fonte, precisando che al momento i militari congolesi si stanno limitando a pattugliare le strade che portano a Dungu durante il giorno, mentre la notte fanno rientro alla loro base nei pressi dell’aeroporto. Secondo le stesse fonti al momento non si ha notizia di emergenze sanitarie o alimentari, mentre resta forte la tensione e la sfiducia della gente rispetto all’operato delle autorità. Le ultime violenze di cui si ha notizia risalgono a domenica nel villaggio di Moro. [GB]
Le immagini sono state inviate da padre Franco Barin le informazione ricevuta dal sito MISNA

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