martedì 22 aprile 2008

Note Sparse



06 Settembre 2008

L'anno scolastico in Congo è cominciato il primo settembre ma ci sono molte scuole dove si fanno solo le iscrizioni e un po' di lavoro manuale per riparare gli edifici in fango e paglia e in altre scuole specie alla capitale dove gli insegnanti sono già in sciopero perché mal pagati. Molti adulti in tutti i settori della società sono abituati a imbrogliare e nel mondo della vita pubblica molti restano impuniti. Le persone vittime non sanno organizzarsi per protestare o denunciare fatti precisi. Ciao da Dungu

02 Settembre 2008


Eccomi all'ingresso della nostra casa in compagnia.  
E' il momento di dire addio a Ronald del Sudafrica (barba bianca) e Romeo del Guatemala (maglia rossa). Padre Saverio, spagnolo, basco e parroco li accompagnerà a prendere il piccolo aereo a 5 posti per portarli a ISIRO. Da là prenderanno altri due aerei per arrivare alla capitale e riprendere l'anno accademico. Loro studiano per essere poi ordinati sacerdoti comboniani. Nella foto stando in penombra si vede pure padre Peter Magalasi, comboniano sudanese di 76 anni, ospite per alcune settimane da noi. Si vede pure suora Raymonda dell'ordine diocesano delle Domenicane caterinette fondate dalle domenicane valloni e poi ecco il giovane prete diocesano Liga Jean Marie che porta ancora il camice della messa mattutina. Aveva fatto colazione con noi. Era in vacanza da un suo parente. Era stato nominato parroco nella missione di Doruma a 130 km alla frontiera sudanese. La CHIESA SI FA AFRICANA e UNIVERSALE. Ciao p.Franco

DUNGU, Venerdi il 29-08-08

Stamani sono ripartiti per Isiro i nostri due studenti, tirocinanti,col nostro piccolo aereo diocesano, comperato dai cattolici canadesi. Il pilota, si chiama Maxim; è un simpatico meticcio di genitore togolese e altro genitore canadese, bianco. L’orario del volo è condizionaato dalle condizioni atmosferiche. Il cielo si è schiarito sulle due città di Isiro e Dungu solo alle 9h30. Il volo dura 40’ per un percorso di 160km aerei. Ci siamo fatti compagnia per quasi due mesi. Ronald è africano del Sudafrica e Romeo è guatemalteco di lontane origini spagnole. Ora in comunità siamo in tre: Janvier, 60 anni, è dei Paesi Baschi spagnoli cioè della diocesi di Pamplona e Peter di 76 anni è sudanese, tribu’Lango,nero come il carbone della frontiera ugandese. Comprende e parla molte lingue. Ora il lavoro suo è mettere per scritto la grammatica della sua tribu’usando l’inglese come lingua intermediaria.E’ un confratello che ha molta esperienza e che ha viaggiato molto anche in Italia. A guardarlo sembra un vecchio gorilla. Usa degli occhiali bizzarri, dalle lenti enormi.
Quando parla gesticola molto e la sua voce va lontano. Il suo modo di vestire è un po’ antiquato ma quando lo accompagno in città si fa elegante col completo nero e collo clericale.

Dungu il 04.08.08 lunedì

È ormai un mese che mi trovo qui, dove già vissi 6 anni. Allora avevo 34 anni. Proprio 20 anni fa.
Trovo qui tante cose lasciate da me, che mi ricordano il passato e persone locali. Nel frattempo tanti altri confratelli si sono succeduti e tanti avvenimenti hanno marcato la storia della Missione.
Sono contento di salutare vecchi e ex collaboratori del Centro. Mi dispiace vedere che tutti i pozzi con pompe a braccio installate in più posti del quartiere, sono fuori uso. Nessuno se ne interessa.
La gente non fu coinvolta abbastanza a prendere a cuore tali opere.
La gente ha una natura molto generosa e si accontenta di sopravvivere. Ignoranza e superstizione condizionano molto la cultura locale. Anche i preti locali tendono ad adagiarsi al ritmo locale del quieto vivere. Ma a 400km verso le montagne ci sono altre tribù, Logo, Nande, ai quali la natura dura ha dato caratteri forti e creativi.Sono arrivato il 7 luglio con un piccolo aereo di 5 posti, dopo un volo di 40’, direzione Est, 200km verso il Sudan. Conto rientrare a ISIRO alla fine di ottobre. La mia presenza qui è per fare compagnia ad un confratello espagnolo, Javier, basco, rimasto solo essendo l’altro,Sergio, andato in vacanza in Italia.Qui non facciamo uso di frigo a petrolio. Il piccolo generatore lo accendiamo due volta alla settimana per riempiere la cisterna d’acqua. A giorni alterni c’è un piccolo mercato a 150m e allora comperiamo qualcosa per la cucina. Anche le stradine del quartire si animano di gente e il mercato diventa il luogo d’incontro degli abitanti che altrimenti restano isolati nelle loro campagne.La domenica è il giorno più animato perchè molti vengono anche alla santa Messa e poi passano al mercato

Dungu, il 17.07.08

Splende il sole, però all’ombra fa fresco,25 gradi. Sono vestito della semplice camicia verde con maniche corte. Fra un’ora uscirò in moto AG-Yamaha per andare dall’altra parte della piccola città, all’unico punto Internet gestito dai Fratelli dell’Istruzione Cristiana (FIC). Una volta la comunità era costituita da solo canadesi e ora sono solo congolesi. Tutti sono insegnanti. Col loro stipendio cercano di coprire le spese correnti comunitarie. Un insegnante prende la media di 35 £ al mese.
Ci andrò in compagnia di uno studente comboniano guatemalteco, arrivato assieme a me qui il lunedi 7 luglio. Lui e il suo compagno sudafricano rientreranno a Kinshasa all’inizio di settembre per riprendere gli studi di teologia. Mentre io d’accordo con Eliseo Tacchella,veronese, padre provinciale rientrerò a ISIRO forse in novembre cioè quando il mio confratello Sergio Cailotto di Recoaro, rientrerà dall’Italia.Sono qui per fare compagnia al parroco spagnolo, Javier, che altrimenti sarebbe solo. Qui crescono bene gli agrumi. C’è un clima buono. Siamo quasi allo spartiacque e al confine col Sudan. Ad un centinaio di km scorrazzano come una bestia in fuga alcune centinaia di guerriglieri ugandesi Acioli ricercati dalla polizia internazionale. Era quasi Natale nel 2007, che alcuni di loro sono entrati di sera nella nostra missione, Duru. Colle armi puntate si fecero servire e aiutare a portare nella vicina foresta il bottino. Trovammo alcuni giorni dopo la nostra radio trasmittente gettata in un ruscello.

03 Luglio 2008

Oggi a pranzo ho avuto la comunicazzione che lunedi partirò in aereo, Petit-porteur (4posti) per Dungu. E' lo stesso aereo che accompagnerà p.Sergio a Isiro. Lui continuerà per KIN un altro giorno. Quando lui rientrerà dalle vacanze e cure mediche allora io rintrerò a Isiro. Spero fine ottobre o meglio quando Dio vorrà!! Viaggerò con due scolastici comboniani. Non so se il 4. posto sarà occupato da chi o da merce nostra. Ho appena scritto un messaggio alla comunità cristiana di Penghe, lontana 45km per disdire la mia visita questa domenica. Celebrerò la S.Messa al pomeriggio qui a Isiro. Andrò in un paese di 10.000 abitanti,sede vescovile, dove vissi già 6 anni: Mi farà piacere incontrare della gente conosciuta. E' un ambiente a maggioranza tribù Zande. Non avrò l'antenna internet in casa come a Isiro ma dall'altra parte della città, cioè a 7km. Il segnale del telefono portatile invece arriva in casa. Mi ero già troppo abituato alla parrocchia di Santa Anna a Isiro!! Questi spostamenti mi aiutano a tenermi giovane!! CIAO p.Franco

30 Giugno 2008

Ecco una foto con arachidi e granoturco primizie dei campi, ancora lavorati solo colla zappa. Non esistono né macchine agricole né animali da traino.Alla messa "prima" delle 6h30, ogni domenica un centro di ascolto, piccola comunità di quartiere del Centro, a turno, ci offre del cibo per nutrire la comunità sacerdotale che vive a servizio della comunità parrocchiale. La comunità cristiana prende lentamente coscienza di prendersi a carico il soggiorno dei preti e dei religiosi della parrocchia. Una Chiesa è adulta quando ha personale formato e navigato e una economia di autosufficienza, anzi quando aiuta pure altre Chiese in stato di necessità. CIAO FRANCO

26 Giugno 2008

E' mattino, 7h. Accesi come al solito il pc per avere la connessione internet della città, che al mattino presto è discreta. Non c'è. Chissà perché no. Alle 7h30 apriamo le porte ai nostri operai dell'officina meccanica, falegnameria, orto e manutenzione stradale.
Una cappa di nebbiolina avvolge questo piccolo angolo di mondo. Molta gente, chi ha abbastanza salute è già partita al campo, i più a piedi. E' tempo di seminare il riso e fare la guardia alla semente per qualche settimana affinché gli uccelli non distruggano la semina.
Stamani poca gente alle 6h15 era alla messa quotidiana del centro. Anziani e bambini restano in città ma l'umidità nell'aria fa sentire freddo -21 gradi- e quindi solo le persone più coraggiose vengono alla preghiera mattutina. Ma altri già avanti l'alba sono partiti al campo. Altri ancora dormono al campo, in qualche modo. Una piccola veranda spesso è costruita in fretta per una piccola protezione. Il tetto è in foglie e le pareti con rami di palma o canna di bambu'.


....Da dove parcheggiai la moto feci 90' a piedi. E' un viaggio che faccio sempre
accompagnato da due persone, ogni volta diverse. Là pernottai.
Un abbraccio. Vostro p.Franco