venerdì 11 dicembre 2015

Note Sparse


Dondi, 20 Novembre 2015

Ormai anche quest’anno presto volge al termine.

La festa del Natale non è più cosi lontana. Il grande villaggio di Dondi non è su Google ma appartiene alla grande periferia cioè alla campagna che circonda la città di Watsa. Da martedì con grande gioia abbiamo la corrente elettrica mentre la città di Watsa non avrà presto più corrente. La società mineraria vicina ha deciso di procurarsi un grosso generatore a gasolio e lasciare perdere il progetto di una grande turbina. La nostra turbina è piccola – 15 kw - ma sufficiente per fare funzionare il nostro ospedalino. Ora si può pensare ad un frigorifero per conservare del sangue. Una sala per raggi X c’è in città, ma non va più. Non abbiamo un medico fisso, ma cerchiamo una collaborazione con il personale medico. La presenza di uno fisso farebbe lievitare molto i costi dei salari. Tante persone hanno difficoltà a pagarsi le spese sanitarie semplici. Lo Stato non aiuta. Stiamo pensando ad un’altra piccola costruzione di 3 sale da due letti.. Abbiamo tra noi famiglie di pigmei. Stentano a dire GRAZIE con doni in natura mentre volentieri danno selvaggina affumicata ai locali in cambio di droga. Sembra che la famiglia pigmea è assuefatta alla droga leggera.

Abbiamo, ma ancora parzialmente funzionante, un convitto scolastico per alunni abitanti lontano. Abbiamo 36 giovani, ragazzi e ragazze tra noi. Suor Teresa, domenicana congolese missionaria e una giovane donna li seguono da vicino. Suor Teresa è anche la preside dell’Istituto Comboni, con circa 180 alunni. La scuola primaria ha circa 800 alunni. 

Domenica di “Cristo Re” il 22 novembre le varie corali dei giovani dei villaggi circostanti hanno avuto un ritiro. Con tanti canti hanno animato la veglia notturna. Hanno gusto. La loro polifonia sembrava quella degli angeli che proteggono dall'alto della collina le campagne dei dintorni. Questa domenica “prima d’Avvento” padre Egidio animerà una messa nel cortile della comunità e si festeggerà l’avvenimento con gli amici dell’Associazione bergamasca “ Missio Mundi” che ha fatto molto per noi e gli operai e altri che collaborarono puntualmente.

Sabato, 05 dicembre

Stamane è venuta una giovane mamma. Aveva una gallinella da vendere per pagare le spese dell’ospedale. Portava sulla schiena un bambino malato molto probabilmente di malaria. La malaria attacca i globuli rossi. Anch'io oggi mi sono sottoposto a delle analisi del sangue. Ho un inizio di attacco di malaria. Infatti da tre notti un malessere mi prende la fronte. Ho appena cominciato la cura che durerà per tre giorni. La mortalità infantile per malaria è forse del 10%. Mentre altri ma adulti forse 3-4 per anno muoiono perché morsi da serpenti. Quasi ogni settimana ne uccidiamo uno. Voglio cercare femori di vacca e produrre la “pietra nera”. Essa assorbe il veleno che è nel sangue della ferita appena infettato.


A tutti gli amici auguro BUON NATALE 2015. Il bambino di Betlemme ha qualcosa da dirci di buono anche adesso.


 Diana lava e stira con la carbonella

 Elettricisti missionari

 Yoana e Chantal

Dal Congo Rd un autoscatto

Ecole Maternelle

Ecole Maternelle

Gesù irradia luce divina immagine molto diffusa  qui

Cartoncino natalizio fatto con foglie di banane

Vipera cornuta giovane lunga 15 cm molto velenosa

Specie di mille piedi abbastanza velenoso


venerdì 2 ottobre 2015

Diario africano


Martedì, 2 settembre 2015.

La giornata è nuvolosa, sembra partecipare alla tristezza della separazione tra chi parte e chi resta dopo due settimane passate assieme. Stamane verso le 8 la macchina bella carica di persone è partita verso la frontiera ugandese. C'erano a bordo padre Egidio Capitanio che andava in vacanza, i due fratelli ottantenni elettricisti Nanni e Franco e Pietro di 22 anni loro nipote. Sono bergamaschi della Valle Camonica. Mancava Gabriele giovane anche lui che era partito da solo domenica mattina. Mentre erano qui per aiutarci a mettere in funzione una vecchia turbina per il nostro centro avevano creato una bella atmosfera di relazioni nonostante non conoscessero la lingua locale. Ora tocca a me prendere la direzione della casa per quasi tre mesi. Un guasto agli automatismi non ci permette di avere la corrente elettrica. Da tanti anni, circa 15 da quando arrivarono i padri pionieri, l’energia è data da qualche ora di motore a gasolio. Sogniamo di avere il nostro ospedalino con corrente e attrezzato di apparecchiature come un frigo per il sangue, uno sterilizzatore migliore e una sala di radiologia. Ora bisogna fare 250 km di cattiva strada per arrivare ad un centro dotato di radiologia. A 8 km nella città di Watsa c’è un ospedale con blocco radiologico ma guasto da tempo...

Lunedì, 7 settembre 2015, ore 21.

Ieri è iniziato l’anno scolastico. Sono abbastanza preoccupato. Il confratello padre Romano mi chiede di dare una trentina di lezioni a principianti catechisti durante il mese di settembre e di insegnare religione durante l’anno scolastico in due classi: Prima e Seconda secondaria. Gli alunni hanno 12-13 anni. Non mi sento adeguato per a insegnare. Dovrei scrivere la lezione alla lavagna in mancanza di un libro personale. Mi è più facile spiegare oralmente che scrivere. Non ho esperienza in merito. L’attività mi è nuova. Sono abituato a visitare villaggi, ma non a preparare una lezione!!!

Giovedì, 2 ottobre 2015.

Ormai il corso dei candidati catechisti volge al termine mentre le lezioni di religione a scuola non sono più nella mia mente qualcosa di nebuloso ma qualcosa di definito.

Ho fatto un’introduzione al documento "laudato sii" di papa Francesco sulla salvaguardia della natura. E’ in atto una deforestazione rapida grazie alle motoseghe. Il legname parte verso l’Uganda! A 10 km ci sono camion che entrano in tunnel sotterranei per seguire vene aurifere. Una società sudafricana gestisce l’affare.

Quanto è importante la formazione scolastica! Il livello degli insegnanti è basso. Alcune offerte dell’Europa sono proprio per offrire delle borse di studio a qualcuno/a che merita a cui chiediamo almeno 5 anni di servizio obbligatorio nelle nostre scuole. Una cosa che vogliamo realizzare sul posto in appoggio al Centro Sociale Paolo VI è una biblioteca. Manca l'"accesso al libro". Ogni sabato pomeriggio c’è chi si trova insieme per una preparazione comunitaria ad una lettura corretta della parola di Dio alla domenica.


Papaya, frutto cremoso digestivo.


Dondi, nella cultura locale gli adulti lasciano ai bambini la frutta.


Amici comuni elettricisti attivano la turbina.


Squadra di lavoratori per il canale della turbina.


Ultimi giorni di lavoro alla turbina, foto d'addio.


Offerta di mais primizia per la Chiesa.



giovedì 13 agosto 2015

Note Sparse luglio/agosto 2015


Watsa-Dondi, martedì, 21 luglio 2015.

E’ già più di un mese che mi trovo qui tra colline alte sui 1000 metri e belle verdeggianti. E’ il tempo delle piogge e la terra rossa è collosa e scivolosa. Non è piacevole camminare. Le scarpe dalla suola a scarpone sono le meglio indicate per stare bene in piedi ma una volta entrato in casa sono naturalmente da togliere.

La vita sociale è marcata dal ritmo della natura e dal lavoro dei campi, principale fonte di sostentamento. Ora i bambini hanno vacanze scolastiche e aiutano a vigilare i campi dove tanti uccelli vogliono mangiare lo stelo di erba della pianta del riso, molto buono.

Stamane due capi della famiglia regnante locale si sono fermati a salutarmi nel mio ufficio. Conoscevo solo il capo del villaggio ma non quello di circoscrizione che tra l’altro è professore nella nostra scuola secondaria. Hanno ringraziato per le tante opere che sono state costruite in quindici anni di presenza comboniana. Fra un mese dovremmo avere in funzione una piccola turbina da 30 kw. Allora la corrente ci permetterà di procurare attraverso la Provvidenza altre apparecchiature nel nostro ospedalino, per esempio un frigorifero per la conservazione del sangue. Alcune settimane fa aiutai a vivere un bebè pigmeo dandogli in due tempi del mio sangue. Ora è ritornato in foresta nel suo ambiente naturale. Il papà mi promise di portarmi del miele per ringraziarmi. Puzzava tanto. I pigmei non hanno l’abitudine di lavarsi. Hanno sempre con sé un arco e delle frecce. Sono dei grandi cacciatori di precisione. Nessuno di loro frequenta la scuola. Ma a 200 km nella nostra stazione missionaria di Mungbere c’è padre Franco, siciliano, che gestisce un convitto e scuola solo per pigmei. Le loro vacanze sono pensate rispettando le loro tradizioni per andare a caccia di selvaggina o alla ricerca di frutta spontanea. Noi in comunità riceviamo alla domenica un po’ di prodotti della terra locale. Ci sono vicino a noi nelle città di Watsa e Durba medici e infermieri che esigono senza scrupoli pagamenti elevati. La nostra preoccupazione è assicurare un accesso alle scuole e all'ospedale a tutti. Medici e insegnanti non sono pagati dallo Stato e quindi devono essere presi a carico dalla popolazione. Voi amici d’oltremare siete la Provvidenza divina. Abbiamo un ettaro di piante da caffè ma è ancora poco per farne una fonte di grande sostentamento. La gente dice che il presidente del Congo arriva in visita furtiva con un aereo privato circa ogni trimestre per farsi regalare dalla società mineraria aurifera un po’ di quella polvere gialla!!!


Lunedì, 10 agosto 2015

Ieri abbiamo celebrato la Madonna Assunta. Il sacrestano ha avvolto l’altare con una stoffa locale bellina. La corale canta bene. La mia predica è stata un po’ lunga. Al pomeriggio c’è stata una grande pioggia. Sto ormai bene dopo sette giorni di antibiotico. Si tratterebbe di tifo. Ho la pressione piuttosto bassa. Non è facile avere cura di sé. La gente ha un fisico forte. Abbiamo con noi durante la settimana circa 180 bambini e alcuni adulti che domenica riceveranno i primi sacramenti. Ora assicuro ogni giorno un’ora di lezione che sarà poi ritrattata nel pomeriggio in piccoli gruppi. Parlo dei Sacramenti. Penso a delle affermazioni del Papa Francesco di giorni fa: anche i divorziati hanno diritto ai sacramenti. E’ da non dimenticare che i Sacramenti sono non per i “perfetti” ma per chi cerca Dio con cuore sincero. L’insegnamento della Chiesa rischia di essere troppo fiscale.


Bellezza di Dio.


Camion noleggiato per il trasporto all'occasione
e padre Capitanio manager


La strada per arrivare alla presa d'acqua era fangosa e ripida altrove.


Padre Capitanio e i suoi bambini visitano il canale ancora non finito.

Tubi condotta forzata parte orizzontale.



lunedì 22 giugno 2015

Diario


Dondi-Watsa, venerdì, 19 giugno 2015.

Eccomi in un’altra parte del Congo. Dopo un viaggio di 10 ore in un grande bus abbastanza scassato eccomi sbarcato nella città di Watsa. Ormai era notte, erano le 19. Dopo poco arrivò padre Romano Segalini che era già in giro a fare spese e in velocità caricammo le valigie.

La schiena aveva cominciato a farmi male. Pur essendo seduto nel bus al primo posto davanti sentii molti colpi dovuti alle buche della strada non asfaltata. Il bus appartiene ad un uomo dall’aspetto semplice ma capace che aiutato dalla spiritualità del Movimento del Rinnovamento cattolico (carismatici) ha saputo mettere in piedi una società di trasporti di persone. Autista e assistente erano molto gentili e rumorosi. Era la prima volta che viaggiavo in bus in Africa. Al tempo della colonia belga c’erano belle strade e i bus erano diffusi. Ho percorso un tratto di strada attraversando una decina di posti di blocco militari. Infatti si tratta di un territorio dove sconfinano i ribelli ugandesi e passano molti camion militari dell’ONU. Militari ONU indonesiani curano alcune strade strategiche.

Ora abito su una collina di 900m in mezzo alla campagna a 8 km dalla città Sono in un villaggio di forse 5000 abitanti. Vivo con due confratelli italiani: Egidio Capitanio, di 75 anni di Iseo e Romano Segalini di 73 di Piacenza. Loro sono qui da 15 anni e hanno fondato un centro pastorale in aiuto alle parrocchie della regione per seminari di formazione. Hanno costruito degli edifici scolastici e un piccolo ospedale ma senza medico fisso.

Ora il mio ruolo sarà soprattutto di fare comunità con loro e essere più attento all’assistenza di alcuni villaggi fino a 20 km lontano. Ci consideriamo non parrocchia ma “missione”o “quasi parrocchia”. In casa usiamo luce a 12 volt ma presto e forse a metà settembre riusciremo a mettere in funzione una piccola vecchia turbina comperata di seconda mano nel bergamasco. Egidio cura un bell’orto e diverse bestioline come pecore, conigli, anatre e maiali. Oggi abbiamo mangiato carne affumicata di una specie di daino. Puzza un po’ di selvatico ma non disturba.

Vediamo il sole sorgere alle sei del mattino come una bella palla rossa dietro alle colline. Il verde è intenso. L’umidità è maggiore che dov'ero prima a Dungu. Durante la notte si vedono i bagliori di luci della città mineraria di Durba lontana forse 8 km. Una società sudafricana ha messo le mani su un giacimento di oro immenso. Quella ricchezza potenziale non ha riflessi o quasi sulla vita locale. La gente locale ne vede che le briciole.

Grazie ai Comboniani è nato un Centro Pastorale zonale.


Padre Egidio Capitanio sa fare tante cose.


Al sabato si preparano le letture della  domenica.


Coi bambini della cuoca.


Adolescenti del convitto Comboni: loro si fanno la  cucina.




lunedì 18 maggio 2015

Note Spsese


Dungu, martedì, 13 maggio 2015 ore 21.

Quando scende la sera tutti si ritirano nel proprio cortile. Ora un grande e piacevole silenzio mi circonda. Fino alle 18,15 c’era un gruppo di adolescenti turbolenti che giocava a calcio e le grida ne erano la coreografia. Possono giocare ma a condizione che mentre alcuni giocano altri a turno falcino le erbe.
E’ ormai passato un mese senza che prenda il tempo di scrivere qualcosa sulla vita locale. Ci sarebbe molto da dire ma le mie dita non sono veloci a scrivere. Appena cenato con Luis e Miguel  ci siamo seduti 20’ all'esterno della casa alla veranda che guarda il nostro vicino dispensario. C’era un bel cielo stellato. Non sentivo nessun grido di neonato o bambinetto. Sono i principali pazienti del dispensario. La nostra veranda è spesso sporca di sassolini che i bambini-e usano per giocare sul nostro pavimento. Giocano sdraiati oppure si rincorrono, gridano, fanno salti tipo ruota o si fanno i dispetti. A volte presto ai  più grandi dei libri di geografia o scienza da guardare senza allontanarsi da me. In questo mese di maggio ricordo spesso alle persone la recita del rosario o almeno di tre Ave Maria assieme  ad altri del cortile oppure più cortili insieme. Dio ci aiuta di più quando lo invochiamo insieme. Più casi di coppie sono oggetto della mia attenzione e preghiera. Due sono di anziani mentre altre due sono di adulti in conflitto tra loro. Un anziano, Celestin è esemplare come assista sua moglie ammalata da qualche anno che non parla quasi più. Ho benedetto la loro unione, celebrando anche la Messa. Alcuni cristiani vicini dopo la messa offrirono del riso con salsa di manioca per festeggiare insieme l’evento. Avevo celebrato nel cortile e messo la tavoletta dell’altare davanti alla porta della casetta perché la donna, seduta sul letto, mi vedesse. Invece una donna di quasi 40 anni cacciata dal marito era venuta a confidarmi il suo dramma. I figli sono pure minacciati e malmenati dal papà che li vuole con sé.
Mentre un’altra donna che ha messo al mondo già 12 figli è maltrattata dal marito che non è ancora suo marito. Lui rifiuta regolarizzare la relazione dando un compenso ai parenti di lei. Lui appartiene alla famiglia tribale regnante e assume atteggiamenti arroganti e sfacciatamente sperpera i soldi con altre donne.  Tratta la compagna quasi come una schiava, obbligandola a stare casa a custodire le sue mercanzie e accudire  i figli e impedendole di avere visite o uscire di casa senza il suo permesso o visitare delle donne del suo clan. La famiglia di lei vive lontano ed è povera. La gente tiene le distanze per non avere storie con la famiglia regnante. In comunità stiamo analizzando il caso.
Fra meno di venti giorni cioè domenica 31 maggio ci sarà una solenne cerimonia in parrocchia. Il vescovo locale presenterà il primo prete diocesano parroco al posto di noi missionari. Cesserò di essere parroco e andrò fare comunità a 300 km con altri due confratelli settantenni italiani. Cambierò due bus per arrivare a destinazione. La strada è abbastanza buona ma è spesso stretta. Ci sono tanti posti di blocco militari e a volte ci sono gli assalti alla “diligenza” da parte dei ribelli ugandesi LRA. Sono sul territorio forse dal 2005. Speriamo bene. 22h30

Con ritmo quasi settimanale ci sono delle belle piogge che fanno crescere i prodotti della terra. C’è abbondanza di frutta come manghi, papay, ananas, avocati e banane. Questa terra potrebbe essere un paradiso terrestre!! Al tempo della colonia belga si stava meglio qui che in Europa. Ora la vita sociale è molto turbata. Forse però la gente è più crtica ora che allora. Allora la gente era semplicemente sottomessa.

Bici Multiuso



Faceva fresco per il nostro operaio


Suore locali al lavoro nel loro cortile

Volontari scavano nuovo cesso nel convento  femminile


sabato 11 aprile 2015

Note Sparse


Dungu, venerdì 10 aprile 2015 ore 21.

Mentre in Italia, quando cala la notte, comincia un altro “giorno” qui invece la gente si ritira nel suo cortile.
Penso a come ho passato la giornata e che cosa mi potrà’ arrivare domani. 
Stamani ho aiutato un pochino a maneggiare dei tubi e travetti in legno per spostare e collocare alcune vecchie lastre di cemento armato su una nuova buca profonda 4,50 m per costruire un nuovo wc con due cabine. Avevo aiutato poco ma mi accorgo che comunque avevo fatto uno sforzo fuori del normale.
Sara’ l’ultima opera che la comunità’ parrocchiale avrà’ col nostro aiuto esterno economico. Abbiamo fretta di concludere alcune opere strategiche come il wc. Chiedemmo alla gente di scavare gratuitamente la buca. Ci fu poca collaborazione e cosi passarono dei mesi per raggiungere quei pochi metri. Le strutture parrocchiali sono sentite da tanti come di tutti ma anche di nessuno. Sarà un wc senza porte ma chi l’occupa avrà la cura di segnalare la sua presenza tramite un bastone posizionato in diagonale all'ingresso che sarà a elle. Le porte costano molto capitale e le termiti sentono lontano e aggrediscono tutto ciò che sa di legnoso.

Ieri mattina presto alle 6h ero andato nel quartiere a 500 m in un cortile dove ogni settimana si riuniscono una quindicina di persone in modo indistinto per meditare sul vangelo della domenica passata e scambiare alcune notizie locali. Bambini, anziani e qualche adulto e giovane arrivano con la loro seggiolina per fare cerchio e ascoltarsi. Non mancano qualche pezzo di tronco o canna di bambù per essere usati come panca. Eravamo pochi, che una dozzina. Molti – essendo il tempo della semina – dormono nella campagna lontana alcuni km. In questo gruppo si parla molto la lingua vernacolare, lo zande. La guida facendo attenzione a me ospite usava anche la lingua franca regionale. Le preghiere del mattino e la Bibbia erano nella lingua franca cioè il lingala. Spiegai di nuovo il passaggio biblico della domenica di pasqua. Molti invece di fare un commento intervengono formulando una preghiera e in zande che io di proposito non appresi. Rientrando veloce a piedi una bambina forse di nove anni mi si avvicinò e mi regalò un frutto mango, uno dei primi della stagione. Le feci un bel sorriso e la ringraziai, era accompagnata da due altri fratellini. Cosi lungo il cammino salutavo in modo sbrigativo cioè senza dare la mano, altre persone. Passando per la piazza del mercato che ci separa dalla parrocchia alzai la voce per raggiungere una ventina di persone e salutarle mentre aspettavano i primi clienti alle ore7. La vita qui è semplice ma tende inevitabilmente a trasformarsi e in bene e in male secondo le influenze esterne.

venerdì 27 marzo 2015

Pasqua 2015: dalla RDC cioè dalla città di Dungu.



Giovedì 26 marzo, ore 21:30

Eccomi seduto a tavolino e sfogliare un vecchio quaderno d’indirizzi, ormai poco aggiornato perché tanti contatti si sono interrotti. Mantengo principalmente contatti con chi ha un collegamento internet. La posta cartacea arriva ma solo dopo mesi. Sono ancora parroco ma per poco tempo cioè fino al 31 maggio. In quella data il vescovo locale sarà qui per ringraziare i Missionari Comboniani della loro testimonianza dopo 46 anni di presenza e presenterà il primo parroco locale cioè diocesano. 

Ora siamo in tre confratelli: Luis del Guatemala (Centro America), fratel Miguel della Spagna e il sottoscritto italiano. La mia nuova comunità sarà a 300 km a sudest, a 1000 m più vicino all’Uganda cioè a 250 km. Sarò in compagnia di due italiani entrambi ultrasettantenni. Là c’è un grande centro pastorale dove preti e laici possono partecipare a corsi di formazione. Il paese di nome Dondi e di soli qualche migliaio di abitanti, è a 15 km dalla cittadina mineraria di Watsa. Là c’è un grande campo militare di fanteria congolese. Watsa ha circa 40000 abitanti. Il mio compito non è ancora definito. I campi di apostolato sono molti. C’è una accoglienza in comunità da gestire, c’è una piccola libreria, ci sono alcuni villaggi da visitare – in un raggio di 15 km- e una collaborazione con la parrocchia centrale a Watsa da migliorare . La parrocchia è gestita da preti e suore locali. Vi saprò dire di più in futuro. Siamo alle porte della Settimana Santa e della grande Pasqua cristiana. Festeggeremo la “tomba vuota”. Gesù portò a termine la sua Missione: fare incontrare Dio Padre attraverso la sua predicazione e segni e darci la giusta ragione del nostro vivere. Dio ci ama e ci vuol fare diventare un nuovo popolo, cioè che non ha frontiere o barriere né mentali né culturali e né politiche. Il messaggio di papa Francesco per la Quaresima mi piacque molto. No alla globalizzazione dell’indifferenza ma bensi apriamoci alla solidarietà globale. La cronaca nera è sempre abbondante nei notiziari e rischia di polarizzare troppo la nostra attenzione. 

Noi qui insistiamo molto sulla fedeltà all’assemblea domenicale e la frequenza di un gruppo di Chiesa per vivere con coraggio il proprio quotidiano. Invitiamo invece i bambini del catechismo – che sono più di un centinaio – di coinvolgere i loro genitori per una preghiera serale in casa prima di dormire. Il papa vuole che quest’anno si approfondisca le dinamiche della vita cristiana in famiglia. I bambini sono semplici e diretti. Qui sono tanti ma poco curati.

Vi penso e vi associo alla mia preghiera a colui che può tutto anche risuscitare i morti… Lazzaro.



BUONA PASQUA

Vostro padre Franco Barin Comboniano in Congo





lunedì 9 marzo 2015

Foto



Bici parcheggiate vicino alla chiesa durante la  messa.



Fratel Ninio e padre Luis: la moto è il mezzo  comune.



Finalmente la pianola a batteria è arrivata.



Charles cieco di nascita e intraprendente esempio  d'impegno.



Visita in parrocchia dell'orchestrina Sant'Agostino



Adolescenti del convitto agostiniano danzano.



Fratel Ninio aiuta a riparare la pompa del  dispensario.



Fratel Miguel animatore tecnico locale.



Capre e caproni crescono liberamente.



giovedì 5 marzo 2015

Fine febbraio 2015


DUNGU, Lunedì 02 marzo 2015: 21h35

Da circa un mese non scrivo più’ per il mio diario. Quante cose belle e brutte succedono nel mondo. Stasera dopo cena insieme per un’ora abbiamo uno sguardo a due video cassette VHS. Una di questa era su Lourdes. Abbiamo una quarantina di queste vecchie cassette Vogliamo vedere cosa salvare o convertire in sistema digitale e in che stato sono. il servizio su Lourdes mi ha ancora una volta toccato molto. A Lourdes la sofferenza e la persona sofferente sono al primo posto nelle relazioni interpersonali e godono di una grande attenzione. Quanto la vita è sentita come un dono di Dio facile a svanirsi ma anche tanto prezioso da averne molto cura gli uni gli altri. Quanta serenità nei volti di quei pellegrini. Un po’ più di una settimana fa è cominciato il periodo della quaresima. Ero in quei giorni in ritiro spirituale con altri 12 confratelli in riva al maestoso fiume Congo, in periferia alla città di Kisangani. Avevamo alcuni giorni prima concluso una grande assemblea comboniana in preparazione alla grande assemblea (capitolo) che si terrà a Roma a settembre. Che bello trovarsi e vedersi dopo anni o semplicemente dopo un anno. C’è stato un grande scambio di idee. Lo fu anche animato. I conventi vicini ci hanno offerto pure dei posti letto. La parte più sofferta riguardò i viaggi. Costano caro in salute e in sforzi e in soldi. Abbiamo vissuto più avventure. Dormii più notti in giro a causa di guasti…bucai la camera d’aria della mia moto tre volte. Noleggiammo un minibus. Ebbe delle grosse perdite di olio negli ingranaggi delle marce. Eravamo e stretti e sballottati dentro la macchina. Un bidone di benzina di 20 litri di riserva ci lasciava respirare male. Percorsi 500 e poi 220 km di foresta vergine. Ora eccomi di ritorno ma più contento. Valeva la pena trovarci. Il mio prossimo lungo viaggio sarà a inizio di giugno quando noi comunità cederemo la direzione della parrocchia ai preti locali. Il primo giugno diventerò ospite nella stessa casa e cesserò di essere parroco. Fra una settimana saprò con certezza la mia nuova destinazione. Mi costerà un po’ partire. Dove si vive si mettono le radici e nascono affetti. Ieri pomeriggio assieme a Luis ho fatto l’inventario delle cose della sacrestia. Quanto alla mia salute una cervicale mi disturba. Ci vorrebbe un fisioterapista. Per email ho ricevuto dei buoni consigli per fare alcuni esercizi ginnici di carattere terapeutico. E’ da quasi un mese che non apro la mia casella internet. Solo là potrò questo domani, martedì aprire gli allegati con le istruzioni mediche. Farò anche partire questo diario. E delle foto. Leggerò un po’ di notizie internazionali. Quasi due settimane fa i ribelli LRA hanno sparato su un camion carico di merci; andava a Isiro. Ciò capitò a 80 km . Un commerciante fu colpito a morte. Il suo camion fu assaltato. Ci sono stati dei feriti tra coloro che sedevano sopra il camion. La sicurezza è in questo ambiente relativa. Si deve coabitare col pericolo.


Gennaio 2015


Fine gennaio 2015

Da una settimana ci sono disordini alla capitale. Il potere centrale ha bloccato o meglio censurato l’accesso internet e l’uso degli sms al telefono mobile. Si può solo usare la voce ma questo è costoso e limitante. Oggi è sabato e mi trovo al cyber dei Fratelli dell’Istruzione Christiana a 7 km. La loro società internet ha sede in Uganda. Aveva ripreso alcuni giorni fa a funzionare ma oggi chissà perché il segnale non c’è. Essendo oggi 24, sabato, nessun operatore è a disposizione dei clienti! Cosi scrivo un po’ di diario e carico le batterie del mio pc e del mio telefono e tablet. La tecnica non basta ma ci vuole pure una società con profilo culturale e valoriale superiore per fare marciare le cose. 

Ieri avevo guidato due ore di Consiglio Pedagogico scolastico con riuniti 25 rappresentanti di scuole soprattutto primarie cattoliche e pure protestanti e officiali. In quanto parroco e rappresentante della Chiesa cattolica in media tre volte all'anno ho l’obbligo di convocare questo Consiglio mirante in primo luogo alle Istituzioni cattoliche. Tutte le scuole obbligano i genitori ad una contribuzione in denaro per sostenere gli insegnanti. Mi aveva colpito la testimonianza di un direttore della foresta: un bambino aveva avvicinato il suo direttore e detto: mio padre mi ha detto di restare a casa dalla scuola per una settimana e di andare al ruscello a pescare i pesci necessari da vendere al mercato per pagarmi i diritti scolastici, cioè fornire il salario ai maestro. Molti genitori trascurano i figli. Invece di procurare il quaderno e la penna al bambino lo obbligano a cercare piccoli lavori per pagarsi la scuola. 

Domani domenica si conclude la Settimana Ecumenica. Qui in Dungu la Chiesa cattolica ha organizzato tre pomeriggi di preghiera in tre diverse Chiese e luoghi di culto. Personalmente ho partecipato al primo appuntamento del lunedi presso la confessione Ceca 20. Lo stile di preghiera assomigliava alle “Chiese del Risveglio”: Danza e orchestra non possono mancare. C’era della polvere un po’ dappertutto. Il volume era alto quasi da stordire. Ma il tema era scelto, cioè quello della samaritana al pozzo e gli interventi pertinenti. Diverse persone sono state invitate a partecipare. L’ambiente era fraterno. Al secondo appuntamento religioso ci andò il mio confratello Luis. La direzione della preghiera è stata pensata tutta in francese , lingua nazionale. Essendo il quartiere dove ci sono molti funzionari statali. Mentre ieri c’era stato il terzo appuntamento alla cattedrale cattolica. Nessuno di noi confratelli e suore ci andò. Un grande fuoco di savana si era sviluppato dietro al nostro convento. Non abbiamo capito dove abbia avuto origine. Il responsabile non viene certo a dircelo!! Abbiamo avuto momenti di paura del peggio. L’aria in casa era puzzolente di cenere.

Giovedi 29: eccomi di nuovo al Cybercaffè dei FIC. Non c’è segnale internet. Il gestore del segnale è una società ugandese di Kampala. Bisognerebbe telefonargli. Ma fratel Fidèle non si decide di farlo. Intanto carico le batterie del mio telefonino e del tablet. La comunità FIC accende un gran generatore tutte le mattine, anche la domenica. In Europa si spreca la luce mentre qui la si elemosina. C’è un grande “sole” cosa invidiata nel nord Europa. Dobbiamo imparare a valorizzare la natura come la forza dell’acqua e l’intensità del raggio solare e la forza del vento, nonché ridurre gli elementi inquinanti. C’è bisogno di un supplemento di coscienza sociale e istruzione tecnica nella cultura sociale di base. LE DONNE: ieri ho avuto due ore d’incontro con alcune donne del gruppo parrocchiale “ mamma Marta”. Due papa’ animatori parrocchiali mi hanno aiutato per sviluppare un dialogo di autocritica del gruppo di donne. Il gruppo è ad un punto morto sul punto di un scioglimento. Anni fa c’era una brava suora congolese che animava il gruppo. Manca ora di un leader. Avevo definito il gruppo di “Associazione cadavere”. Mentre aspettavo che le mamme arrivassero mi sono procurato due secchi pieni d’acqua e ho bagnato una scopa “europea” (con manico) e pulito la sala. La grande sala era molto sporca di cenere e terra portate dal vento attraverso le griglie-finestra. C’è spesso cenere nell'aria a causa della pratica locale di deforestazione di fazzoletti di terra bruciando erbe e rami e alberi tagliati. La gente prepara terreni vergini per piantare il riso. La gente ha tante difficoltà a organizzarsi in associazioni e cooperative. La gente ha tante pure difficoltà a sviluppare un dialogo di ricerca per un progetto comune di vita. Vale molto o meglio pesa molto la figura della persona maggiore in età o la voce di colui che è membro di famiglia.

Lunedì 02 febbraio, 20h40: abbiamo insieme guardato 35’ di News dalla Francia. Passano poche notizie ma sempre di più di qualsiasi emittente libera. Bisognerebbe accedere all'internet che da due settimane è bloccato dallo Stato. Non posso ancora usare gli sms. Lo Stato di emergenza continua. Per accedere a programmi digitali TV italiani o altri dobbiamo pagare un pacchetto di programmi. Ci accontentiamo. Il mio braccio mi fa ancora male. Venerdi presto alle sei partiremo con due moto per Isiro. Io e padre Luis ci alterneremo alla guida della nostra mentre fratel Miguel che ha problemi ad un piede si farà accompagnare. Abbiamo 220 km da percorrere I primi 90 sono facili ; guiderà il confratello che ha le gambe corte. Oggi abbiamo letto una parte del discorso del papa ai “religiosi” all’occasione della Giornata per la “Vita Consacrata” L’ho commentato un in lingala per favorire la comprensione alle suore locali poco familiari al francese. Poi con loro abbiamo celebrato in francese. Dopo la messa abbiamo offerto loro due bottiglie di acqua fresca. Loro non hanno un frigo. Però il nostro non funziona bene!!


giovedì 8 gennaio 2015

Inizio gennaio 2015


Venerdì 2 gennaio 2015 9h30 

Molta gente fa la mattinata grassa per avere bevuto molto alcol a Capodanno. 

Eccomi nella sala pc dei Fratelli dell’Istruzione Cristiana lontano 7 km. Confinante c’è il hangar dell’aereo diocesano a 5 posti. E’ poco usato perché comunque costa caro. 

E’ il tempo della secca, il sole splende. Quando passa una macchina o una moto si alza un polverone. Ieri sera le suore domenicane congolesi –che sono 5 a 100 m al di là della chiesa – ci hanno restituito la visita e abbiamo cenato insieme. Il primo lunedì del mese al pomeriggio facciamo una meditazione insieme e 30’ di adorazione eucaristica nella grande chiesa. Vedremo anche di un momento di più e in francese una volta alla settimana. Le suore devono lentamente familiarizzarsi al francese. Usano principalmente la lingua lingala. 

Sono in una regione che le forze militari e organizzazioni “ umanitarie” giudicano “rossa” a livello di sicurezza. Il futuro è sempre da pensare per un mondo migliore ma delle nuvole nere arriveranno. Sono intanto lontane. Noi comunità abbiamo tanti progetti in vista in questo semestre. Speriamo bene. Sono i nostri ultimi mesi di presenza in questa diocesi. In giugno noi tre confratelli andremo a Isiro e prenderemo altre direzioni per un servizio comunque in Congo. 

I sacerdoti diocesani saranno loro a prendere la direzione della comunità parrocchiale. Più persone temono che ci sia uno sbandamento pastorale. Ci sono brave persone sia laici che preti che possono gestire bene la comunità. Altre urgenze spingono noi Comboniani a cedere il posto ai locali. Ieri ho regalato una gattina di quattro mesi ad una signora che ci aiuta molto. Era il mio augurio di Buon Anno. 


Giovedì 8 gennaio 2015

Aspetto il ritorno del nostro piccolo aereo diocesano. Ci sono dei colli da ritirare. Intanto approfitto del salone internet vicino gestito dai religiosi FIC. Il sole picchia. Alle 13h avremo 32 gradi mentre nella notte anche 12. 

Gli alunni hanno difficoltà ad applicarsi e cosi pure gli insegnanti. Il tetto è di lamiera e non c’è isolamento. In oltre le classi sono la maggior parte superaffollate. E’ una tortura stare a scuola. Molti edifici sono usati al mattino e pure al pomeriggio. Il rischio di disidratazione è grande.