mercoledì 13 dicembre 2017

Buon Natale 2017

KAMPALA, domenica 8 ottobre 2017

Molti mesi sono passati dal mio ultimo testo. Eccomi in un momento di calma

Sto per rientrare in Italia per sottopormi ad esami medici prescritti nel 2016 da un ematologo e reumatologo durante il mio congedo italiano. Mi è difficile scrivere con regolarità un diario della Missione. Ultimamente cioè dall’estate scorsa ho dovuto assumere altre responsabilità essendo partito per l’ Italia il confratello padre Romano Segalini. Due settimane fa è rientrato e cosi ora eccomi libero di pensare di più ad altro. Là siamo due comunità religiose: le suore congolesi e noi 4 comboniani di cui tre italiani. Le relazioni interne ed esterne domandano molta pazienza e fatica. Le relazioni anche col vescovo e con tanti sacerdoti locali lasciano a desiderare. Il clima alterato della natura del pianeta si fa sentire anche qua e si prevedono situazioni più difficili. Tre pozzi nostri che servivano le varie strutture: ospedale- comunità-centro pastorale-convitto degli studenti non ci danno più acqua. Nella foresta si moltiplicano le motoseghe. Nessuno pensa a piantare alberi per un consumo futuro. Si produce legname da costruzioni e carbone di legna. Altri tagliano le giovani piante per costruirsi le capanne. Dobbiamo sorvegliare le nostre piante da tagli furtivi. 

Contiamo avere la corrente elettrica a metà novembre. Un grande lavoro di piantare pali per 4 km è quasi a termine per tirare un cavo aereo. Finora la nostra piccola turbina di 15 kw ci ha erogato corrente saltuariamente. Ne è prevista anche una seconda. Il fiumicello durante la stagione secca aveva poca acqua cioè meno del previsto e che sarebbe stata sufficiente se fosse stata tutta incanalata mentre durante le tante piogge abbiamo avuto la sorpresa che il cavo sotterraneo non era sufficientemente isolato specie dove l’acqua stagnava. Anche molte sorgenti di acqua potabile hanno obbligato la gente a cercare acqua in quella della missione. Lunghe file di bidoni e lunghe attese inedite specie di bambini sono diventate lo scenario quotidiano. Aspettiamo un macchinario per forare a grande profondità e poi pompare l’acqua su nuove e supplementari cisterne. Si tratta di spese importanti. Aiutiamo molti alunni a pagarsi la scuola e alcuni bravi ­aventi terminato le secondarie li stiamo sostenendo per ottenere degli insegnanti qualificati. Padre Romano ha aiutato più di uno a fare un cammino spirituale diretto ad una scelta di vita religiosa. 

KAMPALA mercoledì 05/12/17

Ecco alcuni pensieri scritti mentre ero in aereo da Bruxelles a Kampala. Provo della nostalgia per avere lasciato lontano affetti casalinghi e antichi.

Sono ben seduto con a fianco un posto vuoto dove lascio le mie cose liberamente.

Siamo in tanti, alcune centinaia. Le facce nere sono la maggioranza. Il mio tempo in Italia è passato in fretta, quasi due mesi. Ho avuto molti appuntamenti medici. Ho incontrato tante persone care. Ho partecipato a degli incontri interessanti quali quello col noto padre Ermes Ronchi. Porto nel cuore e nella preghiera la vita di molti specie di quelli che soffrono. Sullo schermo dello schienale del sedile davanti a me vedo e seguo il percorso aereo. L’Italia si allontana sempre di più. Penso sempre di più alla gente che mi attende dove sono anche parroco. Abbiamo cominciato il tempo dell’Avvento che ci prepara al Natale. Giochi di luce illuminano le notti dei nostri paesi europei. E’ uno spettacolo. Domenica mezzogiorno prima della mia partenza sono entrato in un ristorante cinese e ho visto un albero di Natale ma non il Presepio. Scherzando ho chiesto dov'è il presepio: non c’è Natale senza Presepio.

La signora della sala mi ha fatto un sorriso e non di più. Ho risposto che anch’esso è importante. Presto arrivo in Congo Rd e là non ci sono luminarie e prodotti natalizi ma si può trovare il presepio nelle chiese. La festa del Natale risveglia sentimenti assopiti e pensieri portanti agli auguri per un mondo migliore... con Gesù Bambino. Lui è l’uomo che non conosce ipocrisia ma fiducia e speranza in ognuno. BUON NATALE

Spero essere in comunità domani pomeriggio sette dicembre. Stanotte viaggio con un bus fino alla frontiera e domani un altro bus fino alla città di WATSA, lontana 10 km dal mio villaggio di 8000 abitanti.

MISSION DONDI, venerdì 08-12-17

Eccomi in comunità da ieri sera. Sono arrivato mentre si concludeva la festa della parrocchia. C’era ancora l’orchestrina che rallegrava l’ambiente sotto un albero di manghi con un cavo lungo della corrente elettrica della turbina che gli amici di Bergamo avevano messo in funzione tre settimane fa. Tanti mi sono venuti incontro. E’ stata una emozione di gioia e affetto ma anche di fede.

Noi Comboniani dobbiamo ringraziare tante persone e associazioni che in tanti modi ci sono vicini. Facciamo Missione insieme. Testimoniamo l’Amore di Dio insieme.

Un pensiero speciale va ai gruppi Missio Mundi di BG. Pane Spezzato di Sondrio, Taglio-Cucito di Cusano Milanino e amici delle Missioni di Mompiano BS.


Camion con tronchi per 4 km di linea elettrica.

Laurent, nostro candidato comboniano, ci porta le medicine.

Ospedale, inaugurazione edifico nuovo pRomano.

Pescatore.

Piedestalli per 10 macchine da cucire per la scuola.