venerdì 31 dicembre 2010

Giornalino


Ieri sera abbiamo stampato il nostro giornalino parrocchiale mensile. Produciamo circa 130 copie. Si tratta di quattro fogli A 4 in lingala. Un grosso lavoro comporta la traduzione. Non è evidente tradurre in una lingua povera e per gente di basso livello culturale. Questa mattina il 60% dei giornalini è partito. Due collaboratori sono partiti in bici ancora buio verso il km 105.
Noi Comboniani della zona francofona produciamo una rivistina in francese con ritmo trimestrale. Puntiamo alla gente che possiede già la capacità dell'uso della lingua francese. Oggi ne  ho lasciato un pacchetto in città ad un commerciante che la vende tra le altre cose sue. Ha un bazar. Lui è di origine greca ed è anziano. Abbiamo buone relazioni.
TANTI AUGURI
P.FRANCO

giovedì 30 dicembre 2010

27 Dicembre 2010


Sono rientrato ieri sera col buio alle 19h15 (= 18h in Italia), dopo avere passato quattro giorni in foresta fino al km 105. IL fanale della motocross era debole. Facevo fatica a riconoscere le buche e le pietre. 
Ho incontrato molta gente e ascoltato molte cose. La mia visita li ha fatti sentire vicini al Centro. Ho un po' di catarro. L'aria era polverosa a causa del terreno secco. Non piove più da un mese se non delle spruzzatine.
Molte persone sono raffreddate. Di notte la temperatura scende un pochino e questo basta per contrarre un raffreddore tra gente che non conosce il freddo italiano. In questi giorni visiterò i malati del settore città e farò lavoro di ufficio.
Oggi ho fatto un po' di lettura spirituale. Ho letto un po' nella rivista dei focolari francesi. Leggo troppo poco riflessioni di spessore. Il tempo vola.
Un caro saluto
p.Franco Barin

Pallone nella foresta


Oggi domenica pomeriggio i giovani si sono scatenati al gioco del calcio. Il campetto è a fianco della chiesa parrocchiale. C'era molto pubblico giovane. Hanno giocato correttamente come ieri il Milan a Dubai.
In città ci sono alcune decine di paraboliche, grandi tre volte quelle italiane. Sono specie i commercianti e delle autorità che le possiedono. Molta gente aveva guardato la partita. Se la squadra africana avesse vinto ci sarebbe stato un chiasso generale ma invece una grande calma è regnata.
Lo sport aiuta ad avvicinare le persone e i popoli. Il gioco del pallone anche artigianale è diffuso anche in foresta.
Un caro saluto e augurio.
Dal Congo RD
vostro p.Franco Barin