giovedì 20 dicembre 2012

Tanti Auguri di Buon Natale


TANTI AUGURI DI BUON NATALE E PER UN RINNOVATO SLANCIO VERSO IL 2013.


Dalla parrocchia di sant'Anna a Isiro (Congo RD) auguri carissimi.


In foresta in tanti villaggi mi ospitano in casette come quella che vedete nella foto.
Sabato parto in motocross in foresta al km 105 a celebrare il Natale.
Isiro è una città senza attività industriale ma solo con commercio agricolo; ora è il tempo della raccolta e vendita/acquisto del riso.
Il virus Ebola non c'è più ma la malaria continua a uccidere. Mentre vi scrivo a 130m della mia stanza piangono un bambinetto di tre anni morto di anemia causata dalla malaria.
Un abbraccio... virtuale.

Vostro p. Franco Barin


Palazzo del missionario

Essiccazione del riso

Corona D'Avvento


lunedì 3 dicembre 2012

Note Sparse Dicembre 2012


Isiro, 21 novembre


Il culto dei morti. 
Ieri pomeriggio sono venuti a chiamarmi in fretta a benedire la bara già chiusa di Mireille. Suo papà putativo, cristiano impegnato, non poteva permettere che sua figlia di 24 anni venisse sepolta senza una preghiera “cattolica”. Il feretro era stato trasportato su un carretto modesto costruito su due ruote di bici. Un gruppetto di 15 giovani amici di un piccolo gruppo di Chiesa Indipendente (setta), lo aveva spinto su per la nostra collina. La città di Isiro sorge su tante collinette e acquitrini. 
La famiglia sua lasciò presto il cimitero una volta che il sacerdote (io) aveva composto una preghiera e suo padre aveva pronunciato un saluto con una breve biografia della defunta. 
Della setta non avevo familiarità con nessuno dei membri ma avevo preferito restare fino al riempimento della buca e allontanarmi insieme ai suoi amici.
Per me è stata l’occasione per scambiare delle parole e delle battute con loro nel breve cammino fatto insieme. “Quando passo vicino alla vostra chiesetta sento dei canti di un gruppo giovane ma solo ora posso anche vedere i bei volti dei cantanti. Coraggio. Dio vi ama”.
La morte nella cultura locale non è un fatto naturale ma è voluta da uno spirito cattivo che abita il corpo dell’uomo alla sua insaputa e che vaga tra la gente.

Domenica 2 dicembre

Oggi abbiamo cominciato la prima settimana di Avvento. La stagione cambia. Infatti le piogge si fanno banali e rare mentre l’aria è meno umida. C’è meno fango ma le erbe in tanti tratti della strada strisciano la pelle della faccia. Sono sui tre metri.
La visiera del casco mi protegge bene. Ma chi va in bici rischia di rovinarsi gli occhi mentre a piedi bisogna tenere un braccio sollevato per schermo! Le donne che portano grandi carichi sulla schiena
avanzano a testa bassa.
Ieri ho creato quattro candele per marcare le 4 settimane dell’Avvento. Mi sono servito di barattoli in plastica della polvere vim/Aiax. Fanno cerchio piccole foglie verdi di una pianta che aiutano a dare l’idea della “corona d’avvento.” Non usiamo cera sintetica ma del petrolio per alimentare la fiamma. Dei barattolini di conserva sono il piccolo serbatoio di ogni “ candela”. Una lavagnetta bianca posta vicina porta l’annuncio del tempo forte di preparazione al Natale.
I chierichetti con l’aiuto di un giovane penseranno a preparare un grande presepio da sistemare in un angolo della chiesa parrocchiale.


Voglia di sapere.
Nelle scuole della città gli insegnanti solo usano il libro.

Ragazze madri.
Tante ragazze abbandonano la scuola a causa di maternità improvvisa;
altre vi ritornano dopo due anni lasciando alla madre la cura del bebè.

Lezione biblica a giovani mamme.
Suor Prado, comboniana spagnola, insegna nozioni religiose
a ragazze madri che vogliono battezzare il loro bebè


I maschietti imitano volentieri i soldati e fabbricano anche con l'aiuto di grandi statuette
di militari col fucile.I soldati in guerra sono lontani 600 km.

Autista dell'ospedale protestante Nemogongo.
Alla nostra officina della missione ci sono spesso novità.
La moto serve molto anche come carro attrezzi.