giovedì 26 gennaio 2012

Note Sparse: Gennaio 2012


Domani mercoledì si conclude in tante parti della Chiesa cattolica la settimana per l’unità dei cristiani. Qui a Isiro non c’è stata nessuna iniziativa al riguardo. Personalmente domenica 15 al pomeriggio pensando non all’ecumenismo dei dotti ma della vita quotidiana, ho fatto visita a John, canadese di nascita ma di origine olandese e evangelico. Vive da quattro anni in Congo con tre dei suoi sei figli e si occupa dell’aspetto informatico di un progetto ecumenico di traduzione della Bibbia in alcune lingue locali. Siamo stati insieme una buona ora nel giardino di casa. Era la prima volta che ci incontravamo. Faceva fatica ad esprimersi al di fuori della sua lingua inglese. Alla fine ci siamo scambiati i numeri telefonici dei cellulari e gli indirizzi email.
Da parte mia gli ho regalato due copie della rivista francofona Afriquespoir e un nostro calendario murale 2012.
Oggi sono stato in una piccola comunità di villaggio a celebrare la Messa ed incontrare i cristiani.
Ero a Dobo na moko, lontano 12 km. Con un pò più di una ventina di adulti e adolescenti e una quindicina di bambini mi sono intrattenuto tutta la mattinata.
Mi aveva fatto piacere apprendere che hanno buone relazioni con la piccola comunità dell’ ”Esercito della Salvezza”. Anzi oggi si erano fatti prestare il loro bel tamburo che io credevo dei cattolici.

In questa settimana esco tutti i giorni a visitare dei villaggi. Giovedi partirò al pomeriggio per rientrare domenica sera. Poiché la temperatura è scesa a 15 gradi nella notte non mi accontenterò del pile per dormire ma userò il sacco a pelo. Le casette della gente hanno molta aria che circola. Per combattere il freddo acccendono il fuoco di legna. Da un anno ho cambiato modo per dormire: dormo vestito. Non uso cuscino ma uso piegata la mia giacca da viaggio.

Il Natale, il Capodanno, l’Epifania sono passati. Dopo essere stato a pregare in due “grosse” comunità cristiane, centri di settore avevo prolungato il percorso ed ero arrivato al nostro ospedalino comboniano. Là il confratello Gianmaria, medico, mi ha salvato due molari che avevano due grosse carie. In tre sedute mi ha liquidato. Una giovane suora tirocinante lo assisteva mentre lui le spiegava lo stato della mia bocca. Ora mangio con serenità. Quando rientrerò in vacanza in Italia nel giugno 2013 dovrò provvedere a incapsulare quei denti rimasti senza nervo e ricostruiti.
Mi dà tristezza pensare che in Italia i medici osano chiedere cifre enormi per curare i denti. Anche qui tanti infermieri e medici locali approfittano dei malanni della gente per arricchirsi.

Il 70% della parrocchia è territorio di foresta.

Moltissime strade sono a malapena praticabili per bici e moto 

Molti tratti, dove non entra il sole, sono fangosi e con buche piene d'acqua lasciate dai camion impantanatisi

Dei pannelli solari regalo della società FururaSun ci aiutano a caricare le batterie. Lo Stato invece di fornire energia ai suoi cittadini la vende al Sudafrica. Le potenzialità del Congo sono enormi.