domenica 31 luglio 2011

Note Sparse - 31 Luglio 2011


ISIRO domenica 31 luglio 2011


Il tempo passa in fretta e siamo già alla fine anche di questo mese.

Oggi celebriamo la festa della parrocchia che porta il nome di Santa Anna.

Qui al centro da quest'anno faremo la festa con pranzo comunitario solo ogni cinque anni. E' difficile organizzare le cose bene! L'anno scorso avevamo festeggiato 40 anni di vita della parrocchia. I chierichetti che sono una quarantina hanno organizzato una partita di calcio a mezzogiorno.

La messa è stata anche troppo lunga: quasi tre ore. I canti erano interminabili ma le bambine danzatrici e pure i chierichetti erano a loro agio. Infatti quando cantano danzano e fanno tante manovre dove la bravura diventa una fierezza. Ero circondato da una quarantina di loro, vestiti con tunichette dai colori forti. Le bambine più piccole hanno sei anni.

Alla fine degli annunci parrocchiali sono stati presentati alcuni pacchi che hanno fatto la gioia di tutti, specie dell'orchestra. Due chitarre elettriche nuove -usiamo corrente di batteria di auto-, un mixer, un amplificatore, due piccoli box. La musica svolge un grande fascino e elettrizza gli animi.

Ho fatto dire all'annunciatore che il donatore si chiama “ Provvidenza divina” che certamente si serve di cuori e mani di persone concrete. Il mio pensiero e grazie va a tanti che mi hanno aiutato a fare gli acquisti l'anno scorso durante il mio soggiorno in Italia, volato via.

Viviamo di Provvidenza.


Visita ad ammalati.
In gruppo i ragazzi lavano le loro tuniche di servizio religioso.
Non esiste la macchina da lavare i panni.
Non esiste la domestica ma i chierichetti stessi si lavano le loro tunichine e le stendono.
In gruppo imparano a usare il ferro da stiro a carbonella senza bruciacchiare il panno.
Le persone si mettono sedute per ascoltare la proclamazione del Vangelo



lunedì 18 luglio 2011

Note Sparse - Luglio 2011


ISIRO lunedi 18 luglio 2011

Eccomi in casa, in comunità per prendere del tempo per riflettere e rivedere il programma della nuova settimana.
Il giorno dopo la domenica dovrebbe essere esente da attività di gruppo programmate. Prendo ora il tempo per scrivere qualcosa del mio vissuto dei giorni passati.
Abbiamo ospite in comunità, Aga, laica consacrata appartenente al Movimento dei Focolari, venuta dalla capitale per animare la convivenza annuale chiamata Mariapoli.
Nella regione sono la persona referente dei responsabili che sono alla capitale. Personalmente avevo curato all'occasione la logistica. I partecipanti erano 133: più della metà avevano fatto a piedi 32 km per arrivare sul posto. Anzi un gruppetto di undici giovani aveva fatto a piedi 92 km. C'erano anche un bel gruppo di bambini. Era bello vedere grandi e piccoli ascoltare la stessa meditazione con attenzione e rispetto.
Eravamo ospiti in un centro parrocchiale gestito dai Missionari della Consolata. C'erano nella comunità tra loro chi veniva dal Kenya, chi dal Canada e chi dall'Italia. Un loro giovane congolese, ordinato sacerdote due anni fa, padre Emmanuel, segue da vicino questa spiritualità dell'unità che Chiara Lubich, nata a Trento nel 1922, sviluppò nella Chiesa e fuori di essa.
Le riflessioni date da laici diversi sono state anche per me un motivo di crescita spirituale. Sono stati quattro giorni che ho passato con loro condividendo il cibo e le emozioni della giornata.
Qualcuno avrebbe voluto che l'ultimo pasto fosse speciale cioè con un po' di carne ma i soldi non c'erano. Molti avevano dormito sul pavimento duro di cemento e gli altri su stuoie di canna. Infine tutti sono ripartiti contenti. L'ideale cristiano portato da quel Movimento aveva minimizzato le fatiche logistiche.

Un mondo nuovo senza corruzione e fatto di persone generose è possibile!!!

Anche i bambini raccontano nel loro gruppetto quello che in sala li ha colpiti.
La maggioranza dei partecipanti era di giovani. L'Africa ha una popolazione giovane. La natalità è alta ma pure la mortalità.
Scrivere per non dimenticare: seduti in qualche modo sia grandi che piccoli trascrivono in un quadernetto alcune riflessioni della lavagna.