mercoledì 23 dicembre 2009

Notizie dal Congo Dicembre - Gennaio


Immagino che la marcia per la pace a Brescia sia stata un successo. Chi ama la natura costruisce la Pace.
Anche qui si comincia a vedere sacchetti stracciati plastica sulle strade mescolati a fango o polvere.Pile di ogni genere ovunque.
Stiamo uniti nella preghiera
p.Franco

Note sparse venerdi 15 Gennaio 2010

Siamo già alla metà del mese di gennaio. Stamani il cielo era scuro,sembrava che piovesse. Non era possibile vedere l’eclisse di sole. Gennaio è il mese con le giornate più corte. La Luce al mattino arriva 20’ dopo. Molti arrivano in ritardo alla messa perché si alzano con la prima luce dell’alba.Non usano la sveglia. Quella del gallo è piuttosto arbitraria.
La lampada al neon di 20 watt illumina l’angolo della chiesa dove leggiamo il breviario.è con sorpresa quasi oscurato da una schiera di termiti, le prime della nuova stagione. Hanno doppie ali che perderanno in fretta. Decine e decine volano intorno alla lampada. Dobbiamo almeno di un metro allontanarci per non essere infastiditi da esse. All’alba hanno poi smesso di venire. Uscendo dal buio della termitiera vanno in direzione della luce che alle 5h30 del mattino veniva solo dalla chiesa.
Verso le 9h una mamma era pronta per accompagnarmi in un quartiere per visitare sette ammalati che abitualmente ricevono il sacramento del perdono e l’Eucarestia. Sono sei anziani e un adolescente spastico. Un’anziana è cieca. Passando tra i cortili mi intrattengo volentieri anche con altre persone. La visita agli ammalati è buona occasione per entrare in contatto con molte persone e tra loro molti visi ancora sconosciuti. C’è chi frequenta la setta “Bima”,altri “Testimoni di Geovah”,altri il gruppo protestante americano “ AOG” e “SECA”. Tutti sono gentili e contenti di incontrarmi. Due bambini mi abbracciano alle gambe. Altri mi seguono e mi fissano gli occhi. Non sono abituati a incontrarmi. Dei bambinetti scappano, hanno paura dell’uomo bianco. In città non mancano degli “albini”. C’è chi capisce la loro malattia ma altri li pensano come degli stranieri o comunque figure strane. In un angolo del quartiere ho trovato più cortili con giovani e adulti intenti a creare dei vasi in terracotta per la cucina. Una giovane donna sta per caricare sulla schiena dei grandi vasi e portarli al mercato a un km in città. Un ragazzino sta completando la produzione della sua quarta piccola tavola mentre più in là un giovanotto costruisce delle sedie con del legno ancora troppo verde. Un vecchio papà invece ricava da una scorza di albero delle corde per costruire tetti. Una giovane mamma sta silenziosa e triste e guarda.E’ ammalata. Mi fermo. Le parlo e poi prego con lei e la benedico. Non so se sia cattolica. Ma è contenta della mia attenzione. Un’altra giovane donna è contenta che entri nel suo cortile e ammiri i suoi vasi. Scambio delle battute e la benedico e me ne vado.Dall’altra parte della strada principale c’è un grande cimitero. Degli uomini stanno scavando una buca.
DOMENICA SERA,17.01.10
Stamani viaggiando per andare al km 22 a celebrare la messa ed incontrare i cristiani ho incontrato sulla strada sterrata tanti bambini e qualche adulto intenti a catturare tante termiti che nella notte avevano sciamato. Tantissime ali erano visibili che esse perdono per poi accoppiarsi e andarsi a nascondere nella terra tenera del campo dove nascerà la nuova termitiera.

NOTE SPARSE: Capodanno 2010 a ISIRO


Eccomi di ritorno da un lungo viaggio in foresta a celebrare il Natale in tre Centri remoti:al km 75 alla notte, al km 105 alle 13h del 25 e la domenica 27, rientrando al km 45. Ho battezzato una trentina di bebè. In questo viaggio non sono mai caduto ma il motore mi si è spento più volte, per mancanza di rapidità a cambiare marcia. La strada è come le montagne russe. Ho avuto molti contatti con le persone. Ho ascoltato molto. Ho parlato molto.
Fra qualche ora festeggeremo il nuovo anno. Alcune persone insieme a Hakima, suora missionaria comboniana egiziana, hanno preparato la preghiera per la veglia notturna. Cominceremo alle 21h e termineremo con una stretta di mano o abbraccio di augurio di pace, poco dopo le 24h;  ognuno quindi tornerà al suo cortile per dormire. La luna splende e aiuta a vedere bene la strada.




CAPODANNO 16h40

Alla veglia di san Silvestro eravamo soprattutto degli adulti.Due piccoli neon da 20 watt, alimentati da una batteria di macchina illuminavano la navata centrale. Un neon da 16watt invece illuminava l’ambone. Eravamo tutti nella penombra. Vari interventi hanno aiutato tutti a stare svegli e a pregare. I membri di tre gruppi: Rinnovamento nello Spirito, Legione di Maria, Commissione Giustizia e Pace hanno animato l’assemblea.
Prima di andare a dormire ho terminato nella sala da pranzo, di impacchettare il giornalino della parrocchia. Questa mattina alle 6h15 due moto sono ripartite in direzione Est al km 135. Erano i piloti delle moto della nostra Missione di Mungbere. Lungo il percorso avevano il compito di depositare in tre centri di settore i nostri bollettini mensili.La nostra parrocchia si estende fino al km 105 sull’asse Est-Ovest. I motoristi erano in tre all’origine;portavano a bordo tre suore comboniane venute per prendere l’aereo in città ed andare alla assemblea loro.
Alle 6h30 ho presieduto la messa solenne in rito congolese. Ci saranno state 1500 persone. Non usiamo l’incenso dentro il turibolo ma un vaso di terracotta, simbolo del focolare e della tradizione locale dove si inserisce la Buona Novella. Il confratello spagnolo, José, parroco ha concelebrato nonostante debole a causa della malaria. Alla fine della messa però gli ho chiesto che faccia gli auguri alla comunità parrocchiale di Buon Anno. La messa è durata due ore, cosa normale alla festa.



Carissimi amici,

ho celebrato la santa messa alle 6h15 e poi mi sono messo a salutare le persone sul sagrato. Poco dopo,una schiera di bambini sono venuti in sacrestia a ritirare una ventina di scopini fatti con le nervature dei rami di palma e si sono messi a scopare con grande gioia la grande piazza in terra battuta intorno alla chiesa e di fronte alle sale,uffici parrocchiali. All'interno un gruppo di adulti donne e uomini hanno alzato i banchi e pulito il pavimento in cemento della chiesa.Bello!! Domani festeggiamo l'Epifania. Festeggiamo con la venuta dei"Re Magi" l'Infanzia missionaria". I bambini hanno una spontaneità che tante volte dovrebbe essere invece negli adulti per offrirsi ad aiutare la comunità parrocchiale. La spontaneità nel bene trascina altri ad imitare il bene! Che Gesù Bambino cresca in noi tutti.

Un abbraccio   p.Franco


La festa del Natale diventa per grandi e piccoli l'occasione per mettersi insieme e pensare qualcosa di bello che fonda la nostra ragione di vivere. 
C'è il grande presepio messo in chiesa e poi vicino i piccoli presepi fatti coi bambini nei quartieri.
Eccomi vestito con una tunica liturgica che uso nei villaggi intento a benedire l'assemblea dopo le preghiere di perdono fatte dopo la recita o canto del "credo". L'aspersione diventa occasione di pensare alla parola di Dio che purifica il cuore come l'acqua lava il corpo.Dopo la messa eccomi seduto all'altare solo con degli adulti intento a verificare il quaderno di cassa della piccola comunità cristiana.




Carissimi amici di Brescia,

la festa del Natale è sentita anche qui.Grande celebrazione liturgica,battesimi comunitari di bebè a metri cubi e cibo straordinario.

Gli adulti e le famiglie sperano di avere della carne o del pesce sul piatto. Altri sperano di avere un vestito nuovo (usato) al posto del solito stracciato e senza colore.
Gli adulti devono celebrare la festa con dell'alcol altrimenti non è festa. Il registratore sarà ad alto volume. I ragazzini sono ben contenti di venire a sedersi davanti al mio ufficio a guardare le immagini di vecchie riviste e altri provare anche la gioia di saper leggere qualche cosa.
Io farò molti km a zigzag tra le buche per assicurare la celebrazione in tre centri tra Natale e la domenica vicina.
Natale è una festa percepita come augurio di speranza e di invito alla gioia. Dio ci ama. Dio si è fatto uomo per esserci vicino.



In questo mese visiterò 16 villaggi. Il più lontano è al km 105.Passerò sette notti fuori.
Assicurerò la messa in tre centri, cioè i più lontani, mentre altri tre miei confratelli staranno nei centri più vicini.
La notte, di Natale, alle 20h sarò al km 75; alle 12h del 25 celebrerò al km 105;il 26 lo programmo solo per viaggiare e avvicinarmi alla base;andrò a dormire al km45 e celebrerò la domenica 27 alle 10h, quindi rientrerò in città. A Natale e nel tempo pasquale battezziamo solo bebe. Ne battezzerò un cinquantina. Non esistono come in Europa singoli battesimi o singoli matrimoni, dove la data è in oltre fissata dalla coppia. Due volte all'anno offriamo una sessione di formazione per i genitori dei bebè da battezzare e due sessioni alle coppie intenzionate a ricevere la benedizione sacramentale. Tantissime coppie sono di fatto una famiglia con tanti figli,+-8, senza essere regolarizzate allo stato civile o in chiesa.
Giorni fa mi hanno accompagnato a mezzogiorno a pregare al capezzale di un moribondo anziano all'ospedale generale della città. Il papà non parlava più; i suoi occhi erano quasi spenti. Alzai la voce e gli strinsi la mano. Ho visto uno sforzo a muovere gli occhi come per dirmi qualcosa. Capiva ancora. Il suo matrimonio era stato una convivenza. La sua moglie e dei figli erano. Aveva capito della mia presenza. Avevo l'impressione che il suo volto si era rasserenato. Nella notte spirò.Lo stesso giorno all'imbrunire sono andato a battezzare un bambino handicappato agli arti. Aveva circa otto anni. Mi aspettava sdraiato su un lettino di rami di palma,in cortile.Era coperto da un lenzuolo. Aveva due occhi svegli e felici. Sapeva più di una preghiera bene. Una mamma catechista l'aveva spesso visitato. Gli ho dato solo il battesimo in attesa che qualche familiare lo porti in chiesa una volta al mese e poi riceva altre lezioni e quindi a pasqua riceverà la prima comunione.
Un modo pratico per trasportare un bambino è di legarlo alla schiena dell'adulto. Oggi ho sorpassato con la moto una bici, condotta da una ragazza;ero su un sentiero. Lei portava dietro un fratellino e dietro a lui una sorellina che a sua volta portava sulla schiena un bebe. Andavano disinvolti in quattro.
Per i Il tempo della secca è cominciato; avrò meno difficoltà sulla strada.
Nessuna pubblicità commerciale si vede in città. Solo la piccola radio diocesana che trasmette qualche ora al mattino, fà sentire dei canti di Avento in lingala.
I bambini faranno nei quartieri, guidati da degli adulti delle casette con dentro delle statuine con legnetti teneri della pianta di rafia. Le porteranno nella chiesa parrocchiale il giorno dei bambini santi innocenti.
Il presepio è conosciuto fin'ora solo in chiesa. Nelle case della gente si entra in genere solo per dormire.IL babbo natale è un personaggio sconosciuto e proprio del mondo commerciale europeo. Che questo tempo di preparazione al Natale ci aiuti a scoprire la novità di Gesù nel nostro mondo alla ricerca di sicurezze umane e di pace. Che il ricordo di Gesù bambino ci aiuti a trovare uno stile di vita, sereno, semplice e responsabile nel nostro pianeta Terra.


DOMENICA 13 DICEMBRE

Oggi ho celebrato due messe.
Una messa dura la media di due ore. Invece di celebrare all'interno della chiesetta, abbiamo pregato nel cortile confinante dove era stato seppellito qualche ora prima un bravo animatore della comunità cattolica. In foresta la gente viene seppellita nel cortile di casa. Molta gente aveva passato la notte a pregare e danzare in memoria del defunto. C'era una atmosfera di serenità, nonostante le grida della figlia del giorno prima.
Il canto religioso porta pace e innalza i cuori al cielo. Il canto è sempre accompagnato dalla danza.
Quindi alle 11h sono ripartito per un altro villaggio dove ho cominciato la messa alle 12h. Là mi aspettavano secondo il programma. Verso le 14h abbiamo terminato. Mi sono intrattenuto con le persone per un po' e là mi hanno offerto il pranzo.Alle 16h30 rientravo in città. Ora ho un po' di fastidio alle gambe. Dovevo alzarmi spesso in piedi sulla moto per parare i colpi delle buche sulla schiena. Le letture della domenica erano di speranza: gente toglietevi il manto del lutto e rivestitevi del manto della speranza e della gioia. Il popolo d'Israele era oppresso da tante sofferenze; anche la nostra attuale umanità. Dio ci vuole mandare un liberatore e salvatore:Gesù Cristo. IL suo Spirito è forza e vita per creare un Mondo Nuovo. Il suo Spirito è il nuovo manto da vestire:nuova mentalità e nuovi stili di vita saranno i segni di questo manto nuovo. Nelle mie prediche sottolineo che Dio non ci chiede di dormire per terra per manifestare il lutto ma di offrire spiritualmente sull'altare le nostre sofferenze e riempire le nostre giornate di gesti di amore.


SABATO 12 DICEMBRE

eccomi in posa per una foto ricordo.Normalmente viaggio accompagnato da un giovane o adulto. Non carico bambini.
Ma la gente è abituata a viaggiare a tre in moto o in bici.
Questo pomeriggio mi sono fermato a benedire la salma di un papà, animatore della piccola comunità cattolica. Era morto ieri pomeriggio in città all'ospedale. Sono stato al villaggio,lontano 22 km. Avevo promesso di arrivare per una preghiera e la benedizione della salma e tomba. Infatti dopo poco lo hanno interrato per paura che il corpo ormai gonfio,scoppi. Per il trasporto avevano seduto e legato il cadavere all'autista della moto e poi un altro adulto gli si era seduto dietro. Altre volte siedono il cadavere su una sedia con braccioli e la legano sul portapacchi di una bici. Gli coprono il volto. La gente si arrangia come può. Le macchine sono rare e care. Non possono andare lontano. Le strade sono quasi impossibili.


DAL CONGO:BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO P.FRANCO BARIN comboniano





lunedì 26 ottobre 2009

Note sparse da Isiro


La Domenica delle Missioni è passata ma LA MISSIONE CONTINUA. Vi ho mandato una foto scattata davanti all’altare della nostra chiesa parrocchiale, Sainte Anne. Ho dato in mano ad alcuni bambini un libretto, LA BIBBIA DEI BAMBINI. E’ scritto in modo semplice e sintetico. E’ un’opera finanziata dall’associazione tedesca, “Aiuto alle Chiese dell’est”. E’ un testo che aiuta non solo i bambini ma anche chi si avvicina al testo sacro per la prima volta e non ha grande cultura. Sono stato la settimana passata cinque giorni in foresta in un settore a me nuovo per aiutare la parrocchia di Nangazizi, confinante,che da un anno è senza preti e suore africani. I cristiani mi hanno accolto con molta gioia e mentre passavo in moto sentivo grida di gioia e sbracciamenti di saluto.

Ero accompagnato da una guida di comunità cristiana del primo villaggio confinante, dove già feci visita un mese fa. Arrivavo ogni sera verso le 17h30. Molti bambini erano curiosi di vedermi anche perché da anni non passava più un missionario bianco. Alcuni di loro avevano paura ad avvicinarsi a darmi la mano. Ho passato molte ore, sia al mattino che alla sera seduto nella “veranda” dal tetto di foglie ad intrattenermi con la gente che veniva a salutarmi. Verso le 21h mi offrivano da mangiare e poi mi ritiravo e mi chiudevo nella casetta di fango a volte fresco! Al mattino restavo a letto fino alle 6h30 anche se la gente già alle 5h45 era in piedi a causa della luce solare che dà inizio alla giornata; poi andavo in chiesa a sedermi e a pregare davanti al crocifisso,legato ad un legnetto con delle fibre vegetali. Quindi verso le 7h pregavo in lingala con l’aiuto di di un libretto e con alcuni collaboratori. La messa era programmata spesso verso le 11h. La gente è molto lenta nel fare le sue cose. Non ha fretta. L’orario è qualcosa di approssimativo.
 
Io cerco sempre di fare di ogni incontro e discorso con le persone qualcosa di costruttivo. Cerco di valorizzare le loro qualità e stimolare ad unire i “talenti” invece di sotterrarli. Tutti nella loro povertà sono ricchi e hanno almeno un “pane” o “pesce” da lasciare benedire e mettere in comune.
 
Il mio safari era cominciato con un incidente di moto su un tratto scivoloso, dove il sole non entra mai. Credevo di annullare il viaggio ma mi hanno incoraggiato e dopo due km ho trovato un piccola casetta in fango dove un giovane infermiere mi ha cucito cinque cm di pelle,tagliata in modo netto dalla barra di direzione della moto. Era la pelle del ginocchio destro. Il ferro aveva sfiorato la rotula. Il sangue usci poco. Il giovane,un po’ emozionato a curare uno straniero, è stato bravo. Mi ha chiesto per fattura come due euro. Gli ho regalato un esemplare della nostra rivista missionaria africana in francese. E’ l’unica rivista che gira un po’ tra la gente della città. La proponiamo come formazione permanente in tutti gli ambienti sociali. Ripeto spesso che l’intellettuale non è colui che ha un titolo di studio ma colui che si coltiva nella lettura. Non c’è la cultura della lettura. Ma c’è comunque voglia di apprendere;specie per avere un titolo scolastico.
 

Ottobre missionario in Congo: Bibbia per bambini


Carissimi amici,

nel territorio della parrocchia ci sono tante chiese nuove che potremmo chiamare anche sette. Molta gente è ammalata e ha paura degli spiriti maligni. C'è molta superstizione. La gente è anche molto ignorante. Una organizzazione tedesca cattolica " Kirche in Not" finanzia da anni BIBBIE per bambini ma adatte anche alla gente grande ma di poca cultura. Il volumetto traduce la BIBBIA in un linguaggio semplice e modo sintetico. Piace ai piccoli e ai grandi.
Eccovi una foto con alcuni bambini aventi in mano il libretto.
Ad ogni cristiano tocca il compito di trasmettere con l'esempio, la bella notizia di un Dio che ci ama in Gesù Cristo.
Un abbraccio vostro p.Franco

giovedì 17 settembre 2009

Il Vangelo penetra nella foresta



Oggi sono stato a visitare un villaggio della tribù Mgbetu.Si chiama, Nekpakpalakpa. Ci vogliono quasi due ore di viaggio in moto. Sono circa 32 km. Al km 20 un adulto,responsabile del settore pastorale,Beli, mi ha accompagnato.Poichè ci andavo per la prima volta, desideravo essere accompagnato. La piccola comunità non riceveva la visita di un prete dal novembre scorso. C’è una scuola elementare. Quasi un mese fa avevo mandato una lettera con la data della mia visita. Erano in tanti ad aspettarmi.Il villaggio appartiene ad una parrocchia gestita da preti diocesani locali. Da Novmbre scorso loro hanno abbandonato la parrocchia e cosi pure le suore locali. Un conflitto tra il capo locale che aveva sollevato parte della popolazione contro i consacrati si era creato e ora è in fase di risolversi. Oggi ho programmato con la gente una mia visita di cinque giorni alla terza settimana di ottobre. Lascerò Isiro il martedi a 6h30 e rientrerò sabato sera per le 18h. Un papà mi aspetterà al km 30 per benedire delle tombe a 300m dalla strada pricipale e poi mi accompagnerà tutta la giornata.  Porterò con 4l di H2O e poi ne farò bollire sul camino. Oggi La gente mi ha ascoltato con interesse. Avevo guidato un’ora di colloquio con gli adulti. Durante la messa mi sono permesso di fare una predica di 20’ intorno a Gesù che guarisce il sordo muto.L’attenzione eraa buona. Abbiamo cominciato la preghiera della Messa a 12h 20. Cantavano canti interminabili. La messa durò due ore e mezza. Potevo pranzare alle 12h20 una volta terminato di praticare il sacramento del perdono ma ho preferito incominciare la messa per non perdere la tensione in seguito al pranzo. Cosi ha mangiato manioca, banana cotta e pollo solo alle 15h45.
Forse la persona più  stanca alla fine della messa era proprio il sottoscritto. La pioggia ci ha oscurato il cielo e la lettura era divenuta faticosa all’interno della chiesetta in fango e foglie sul tetto. Intorno alla chiesetta c’erano maiali liberi e galline e capre che rendevano l’ambiente veramente campagnolo. C’erano dei bambini  molto belli, ben vestiti, svegli e molto attenti.
Una breve pioggia arrivò  mentre eravamo ancora in preghiera. Non ci disturbò molto ma portò  frescura e anche disagio alle persone vestite leggere. Il tetto era in foglie di rafia. Era stato ben fatto.
C’era aria di festa. Ripartii dopo avere stretto molte mani calorose e occhi felici. Avevo passato sei ore tra di loro. Ora sento la stanchezza della giornata.

lunedì 24 agosto 2009

Vacanze di Agosto


Carissimi,

mentre tanta gente prende le sue vacanze in agosto e molte attività rallentano il loro ritmo, qui non conosciamo pause estive con colonne di macchine che sputano gas ossido di carbonio. Sono principalmente gli studenti e alcuni insegnanti che in questo tempo vanno nei campi a lavorare la terra e dare una mano alla grande famiglia che li aiuta durante il tempo scolastico. Gli insegnanti ricevono salari ridicoli e gli alunni tante volte vengono espulsi dalla classe perchè non hanno dato la loro contribuzione per aiutare gli insegnanti.
In questo mese di agosto tutte le persone approfittano della stagione delle piogge per piantare sementi e sarchiare le cattive erbe. Altri o a piedi o in bici trasportano grossi fardelli di legna da vendere in città e mettere da parte dei soldini.
Al centro della parrocchia facciamo sempre la messa alle 6h15. C'è sempre un piccolo gruppo di adulti e adolescenti che come arrivano in chiesa si mettono in ginocchio davanti al tabernacolo e parlano al Signore della vita che si PANE DI VITA..CIBO CELESTE...CARNE DELLA NOSTRA CARNE.
Le domeniche  di questo mese di agosto  ci aiutano a pensare Gesù Eucarestia. Che la nostra vita diventi una EUCARESTIA.
Un caro saluto     p.Franco Barin



Tecnologia


Il generatore di corrente della nostra comunità ci permette di accendere l'antenna internet della casa.
Contrariamente all'Europa qui manca una connessione telefonica o internet per cavo. Tutto è per antenne.
Non esistono telefoni fissi. L'uso del cellulare ha costi maggiori che in Italia. Si sta comunque diffondendo rapidamente. Non tutte le cittadine hanno una copertura telefonica o internet. Qualche km fuori della città non c'è più il segnale.  La città di Isiro è servita da una parabolica e una antenna verticale per il telefono e altrettanto per internet.
 
In cortile abbiamo per captare il segnale internet della città una antenna verticale con una placca. In casa vi è collegato un apparecchietto "router" come "decoder". IL segnale viene mandato a Kinshasa a 2000 km e quindi all'estero. La banda internet avendo molti utenti ha la velocità rallentata.
 
La città non ha una erogazione di corrente regolare: Solo alcune ore della sera e solo parte di alcuni quartieri ricevono la luce. Le antenne della città sono servite da propri generatori a gasolio. Il carburante per le antenne arriva per aereo. Il carburante nostro e di tanta gente arriva per camion in fusti di 200 litri. Facciamo scorte per tutto l'anno. Paghiamo circa 80 £ al mese di abbonamento.
 
La recessione dei Paesi ricchi si sente anche qui. Riceviamo meno offerte per le nostre opere.
Il costo maggiorato dei barili di petrolio grezzo nel mercato mondiale ha fatto lievitare molto il costo dei trasporti e dei prodotti trasportati. Le strade pessime e le angherie delle autorità statali congolesi  hanno pure contribuito.
 
CIAO E ABBRACCI FRANCO
 

lunedì 18 maggio 2009

Il cortile della parrocchia


Cari amici,
 
il cortile e l'atrio degli uffici e salette parrocchiali sono luogo d'incontro di persone di ogni genere. Si respira un'atmosfera diversa da quella della strada o del luogo del mercato. Qui ogni persona conta essere accolta e stimata. Alcuni giovani divenuti matti forse a causa dell'alcol o forse a causa della malaria celebrale vengono volentieri a sedersi sulla nostra panca di cemento e guardano la gente che passa. Qui nella foto sono in compagnia di un ragazzino che gioca colla sua macchinetta costruita da lui stesso mentre un giovane handicappato mentale, Zaccaria, è contento di venire a darmi la mano e posare per una foto insieme. Da due mesi ha messo la "tenda" sul nostro sagrato. C'è chi gli offre da mangiare e chi lo veste. Però preferisce dormire sulla panca vicino al mio ufficio. Al mattino,alle 5h30, entra in chiesa e viene a pregare le Lodi colla mia comunità. Si siede qualche banco lontano. Siamo nel tempo pasquale e l'annuncio dei discepoli di Gesù è: Il Gesù di Nazareth che voi autorità religiose e civili avete condannato a morte, è vivo, è tornato in vita. Chi crede in lui avrà una forza nuova, riceverà la Sapienza. C'è chi molesta o approfitta delle persone deboli  ma nella comunità cristiana ognuno trova il suo  riconoscimento di fratello da amare.
Un caro saluto      vostro p.Franco Barin

sabato 28 marzo 2009

Profumi di Primavera


Grazie tante della vostra vicinanza... Non sono più in zona di pericolo come l'anno scorso. I ribelli ugandesi, LRA scorrazzano 150 km da noi, ma anche noi a Isiro ne risentiamo le conseguenze. Molta gente scappa nella nostra direzione. Ho già ascoltato molti racconti di massacri all'arma bianca. Giorni fa i vescovi del Congo hanno scritto un Memorandum-appello alla Nazione e autorità internazionali ma specialmente nazionali per uno sforzo congiunto a fermare quei Vandali. .... non temete più di esporre anche il mio programma dettagliato di visite ai villaggi. http://www.ademis.org/pop/dungu4.htm
Sono qui ma con voi nell'anima.

La primavera affascina tutti ..in Italia, ma qui non esiste.
C'è un'altra natura pure bella ma non è la stessa cosa!! Oggi c'è qui una giornata splendida. I colori e profumi della primavera faranno da bella cornice alla celebrazione della Passione, Morte e Risurrezione di Gesù.

Spero che non piova in questi giorni. Devo viaggiare al km75 e poi continuare a piedi per 5 ore e gli ultimi 200m sono sulle "erbe mobili". E' un villaggio costruito su una isoletta su un fiume. Dove l'acqua scorre lentamente si sono formate delle erbe spesse che permettono di camminarci sopra, ma sotto ci sono alcuni metri d'acqua. Faccio un grande atto di fiducia a chi mi accompagna e mi mostra dove mettere i piedi. Ora approfitto del generatore dell'officina acceso per fare delle saldature per fare partire della posta. Internet è lento. Non siamo in Europa, dove velocità e precisione sono dominanti del quotidiano.
Un abbraccio vostro p.Franco


PS: sono in compagnia di alcune giovani mamme che si preparano al battesimo comunitario dei loro bebe'. Due volte all'anno:Natale e tempo pasquale accettiamo di battezzare i bebe'. Raduniamo tutti solo nei grandi centri.

martedì 24 marzo 2009

Note sparse


Sabato passato,14 marzo, sono stato invitato in un cortile (famiglia) per una celebrazione di "fine lutto". Una trentina specie di adulti si sono riuniti per una preghiera di 30' guidata da me e poi per condividere un piatto frugale.
Abbiamo ricordato la morte dei genitori di Francesca, donna sposata e molto impegnata nell'assistenza dei 22 ammalati del quartiere-Centro di ascolto. La mamma morì in ottobre scorso e il papà nel febbraio 2006.
Due vecchi teloni di camion ci riparavano dal sole forte. Degli amici li avevano prestati. Francesca non mi lasciò fare ritorno  a mani vuote ma mi consegnò una offerta di 1050 Franchi congolesi=1,10 £ Ciò corrisponde all'acquisto di 11 uova. Non è una somma banale in questo ambiente. Francesca è analfabeta. L'ho scoperto  ascoltando un po' la storia della sua famiglia. Questo limite non la impedisce di essere attiva e servizievole nel quartiere. Anzi. La sua intelligenza e fede la sostengono nel quotidiano.
Un caro saluto. VOSTRO PADRE FRANCO

PS: vi regalo una foto scattata l'otto marzo. Le donne dopo due giorni di formazione vanno sfilando in visita al santuario cittadino dedicato alla giovane suora, congolese, beata Anoalite uccisa dai Simba nel 1964 a colpi di pugnale per essersi rifiutata a cedere alle loro voglie.

martedì 3 marzo 2009

Festa della Donna


Un segno di sviluppo della popolazione è là dove la scolarizzazione femminile è alta. Qui sono visibili ragazzine che dopo il catechismo fanno un po' di lavoro di pulizia dalle erbe della piazza della chiesa e dintorni del centro pastorale.


La danza del cuore... col movimento delle braccia o saltando ognuno esterna i suoi sentimenti. Non c'è canto che non sia accompagnato dal ritmo del corpo.


I bambini stanno spesso vicini alla mamma non necessariamente genitore. Ma spesso i figli piccoli sono custoditi dalla sorella maggiore anche di solo qualche anno di età. La stuoia è molto usata per sedersi e stare in compagni.


La cucina è uno dei  luoghi più comuni dove le donne passano molto tempo e manifestano le loro capacità e creatività.


Le ragazze hanno meno aiuto dagli adulti per frequentare la scuola. Capita più spesso alla ragazza abbandonare lo studio per aiutare la famiglia nei lavori domestici e a badare alla nidiata, sempre numerosa.
L'acqua corrente non c'è in quasi nessuna abitazione. In città c'era un acquedotto ma ora è fuori uso.La città di Isiro ha conosciuto il suo splendore durante il tempo della colonizzazione belga, prima degli anni '60. Si stava meglio qui che a Brescia. TRE RAGAZZINE di un villaggio della foresta vanno alla fonte.


Ecco una coppia. Spesso l'uomo ha vergogna di stare vicino alla sua donna. Delle false idee rallentano un rapporto di parità. Qui l'uomo è guida di una piccola comunità crisitana. Non è ancora sposato nè in comune nè in chiesa. Spesso la coppia passa molti anni anche 20 prima di regolarizzare l'unione.


Aumentano le donne maestre. Nella foto una giovane donna, Eugénie, fa la maestra in un "giardino" d'infanzia parrocchiale. La scuola e la sanità sono due settori della società che lo Stato volentieri quasi ignora.
Parte delle offerte le investiamo a sostegno degli insegnanti e degli alunni. Se i genitori non collaborano tutto si complica. Molti bambini sono parcheggiati dai nonni e ignorati dai genitori. Non è il caso di quelli che vedete nella foto. C'è da fare un grande lavoro di apostolato e di motivazione per responsabilizzare i genitori nella educazione di tutti i figli.La paternità responsabile anche nelle nascite lascia a desiderare.


Quante gravidanze. Anche 12. Quanti allattamenti. Quanti panni da lavare al posto del "usa e getta". Quante notti insonni perché il figlio piange. Il suo corpo resiste ma la vecchiaia segna il suo corpo. Artrite e artrosi sono diffuse. Ma la pazienza e il servizio marcano la loro presenza in famiglia e nel quartiere e nella Chiesa.


Che direbbe San Francesco al riguardo del proprio corpo? Fratello asino coraggio.
La vita è ancora molto dura per la maggioranza delle donne. Poche usano la bicicletta per il trasporto della legna da ardere o l'acqua da consumare in casa.




La fierezza della donna di essere donna lentamente si afferma nelle piccole menti umane. Attraverso le iniziative organizzate dalla parrocchia le donne s'incontrano e riflettono insieme. Quali valori sono trascurati nella tradizione locale? Quali frasi e comportamenti sono da rifiutare o modificare? Come si deve difendere la donna dal rischio di essere contaminata dall'Aids?
Per una paternità responsabile e una maternità responsabile, davanti al suo uomo-marito, come si deve la donna  comportare? Sabato sera intorno al fuoco, con canti e balli, le donne hanno esternato la loro gioia e mostrato con brevi gesti e parole il messaggio trasmesso alle donne:siate voi stesse.



Ciao dal Congo. p.Franco
 

martedì 24 febbraio 2009

Africa giovane




CORTILI E STRADE SONO ANIMATI DAI BAMBINI. FRANCO COLLA MOTO CINESE DEL CONFRATELLO.

CIAO  FRANCO
 

mercoledì 21 gennaio 2009

Preghiere e stragi


La LRA dove passa fa stragi gratuite e brucia sia le case della povera gente che la gente in preghiera dentro alla chiesa. Abbiamo notizie di due chiese bruciate mentre la gente era là a pregare. Hanno impedito alla gente di fuggire. Chi scappava veniva ucciso colla mannaia o macette al momento di uscire dalla chiesa.
Questo è avvenuto a Natale  alla chiesa protestante SECA e alla setta BIMA la settimana passata venerdì 17 gennaio a LIbombi villaggio a 150km da Dungu.


Non ho immagini ma è lo stesso che sta succedendo nella mia regione della "provincia orientale" ad opera dei ribelli LRA ugandesi. La settimana scorsa hanno bruciato un piccolo aereo del parco faunistico. Era là per sorvegliare ed impedire il bracconaggio.
Fratelli, ecco ciò che fanno nella regione del KIVU e noi restiamo impotenti. Una riflessione s'impone.
CIAO   P.FRANCO BARIN
 

giovedì 8 gennaio 2009

Epifania


Qui non c'è tradizione di fare regali. Nel giorno della "strage degli innocenti" dopo Natale raduniamo i bambini intorno al grande presepio fatto dagli adolescenti e là vicino ci mettono il loro fatto coll'aiuto degli adulti. Fanno una preghierina per gruppo secondo i Centri di ascolto e cantano qualcosa. Alla fine tutti ricevono delle caramelle che loro stessi avevano pagato.
CIAO FRANCO


venerdì 2 gennaio 2009

San Silvestro


Carissimi,
 
abbiamo vissuto la notte di San Silvestro celebrando una veglia notturna dalle 20h alle 00h30. Diversi gruppi della parrocchia si sono alternati organizzando una riflessione e una preghiera di ringraziamento e un'altra di perdono. Verso le 23h abbiamo fatto una processione--senza chierichetti--portando ciascuno in mano una candelina. Abbiamo camminato e ballato nel quartiere stando nel perimetro del complesso parrocchiale e verso le 24h siamo rientrati in chiesa.
Secondo le lingue di ogni gruppo tribale presente-anche l'italiano-abbiamo gridato BUON ANNO.
Alle 6h30 di Capodanno abbiamo cominciato la santa messa. C'erano un migliaio di fedeli. La messa è durata 2,5 ore.
Il nostro confratello padre provinciale in Congo, ha presieduto la messa e presentato il discorso del papa per la Pace. Ha ricordato la gente massacrata dalla LRA ugandese nel giorno di natale. Soprattutto due cittadine a 300km da Isiro sono state colpite.
Mi vedete ritratto seduto in compagnia di un anziano venuto a farmi gli auguri di Buon Anno e chiedere un'offerta per bersi dell'alcol durante la festa. Lui era stato per 30 anni cuoco alla missione. La moglie lo ha abbandonato e lo Stato non gli dà la pensione nonostante noi comunità avessimo pagato  tutti i contributi voluti dalla legge.
La pensione è per tanti un sogno; Lo Stato non rispetta gli impegni suoi. Quanti funzionari e insegnanti hanno paura di andare in pensione. Resteranno senza paga mensile.
CIAO  FRANCO



giovedì 1 gennaio 2009

Vi auguro BUON ANNO 2009


Natale in Congo

LA SUORA COMBONIANA, HAKIMA, OGGI MI HA CONSEGNATO IL PROGRAMMA DELLA VEGLIA DI SAN SILVESTRO IN CHIESA PARROCCHIALE.
Molta gente ha la cattiva abitudine di bere e spendere molto anche qui.
La sera di Natale i ribelli ugandesi hanno fatto irruzione in un villaggio: Faradje. Sono stati contati 75 morti e un centinaio di ragazze e ragazzi rapiti. L'esercito congolese controlla una piccola parte del territorio intorno alla LRA. Abbiamo ospiti anche soldati ugandesi e sudanesi che da tre settimane danno loro la caccia.Il giorno 24 dicembre c'è stato un massacro di popolazione anche a 10km da Doruma. E' una cittadina alla frontiera sudanese, lontana 300km da Isiro. Speriamo che le persone che amano il loro popolo siano sempre di più.Ci sono congolesi e stranieri che non vogliono la pace, cosi nella confusione c'è chi guadagna di più.Quante ONG sono basate alla cittadina di GOMA, vicino alla base ONU. Sono là per aiutare o per dare con una mano e con l'altra prendere molto di più di quello che danno?!

BUON ANNO VOSTRO P.FRANCO