martedì 3 marzo 2009

Festa della Donna


Un segno di sviluppo della popolazione è là dove la scolarizzazione femminile è alta. Qui sono visibili ragazzine che dopo il catechismo fanno un po' di lavoro di pulizia dalle erbe della piazza della chiesa e dintorni del centro pastorale.


La danza del cuore... col movimento delle braccia o saltando ognuno esterna i suoi sentimenti. Non c'è canto che non sia accompagnato dal ritmo del corpo.


I bambini stanno spesso vicini alla mamma non necessariamente genitore. Ma spesso i figli piccoli sono custoditi dalla sorella maggiore anche di solo qualche anno di età. La stuoia è molto usata per sedersi e stare in compagni.


La cucina è uno dei  luoghi più comuni dove le donne passano molto tempo e manifestano le loro capacità e creatività.


Le ragazze hanno meno aiuto dagli adulti per frequentare la scuola. Capita più spesso alla ragazza abbandonare lo studio per aiutare la famiglia nei lavori domestici e a badare alla nidiata, sempre numerosa.
L'acqua corrente non c'è in quasi nessuna abitazione. In città c'era un acquedotto ma ora è fuori uso.La città di Isiro ha conosciuto il suo splendore durante il tempo della colonizzazione belga, prima degli anni '60. Si stava meglio qui che a Brescia. TRE RAGAZZINE di un villaggio della foresta vanno alla fonte.


Ecco una coppia. Spesso l'uomo ha vergogna di stare vicino alla sua donna. Delle false idee rallentano un rapporto di parità. Qui l'uomo è guida di una piccola comunità crisitana. Non è ancora sposato nè in comune nè in chiesa. Spesso la coppia passa molti anni anche 20 prima di regolarizzare l'unione.


Aumentano le donne maestre. Nella foto una giovane donna, Eugénie, fa la maestra in un "giardino" d'infanzia parrocchiale. La scuola e la sanità sono due settori della società che lo Stato volentieri quasi ignora.
Parte delle offerte le investiamo a sostegno degli insegnanti e degli alunni. Se i genitori non collaborano tutto si complica. Molti bambini sono parcheggiati dai nonni e ignorati dai genitori. Non è il caso di quelli che vedete nella foto. C'è da fare un grande lavoro di apostolato e di motivazione per responsabilizzare i genitori nella educazione di tutti i figli.La paternità responsabile anche nelle nascite lascia a desiderare.


Quante gravidanze. Anche 12. Quanti allattamenti. Quanti panni da lavare al posto del "usa e getta". Quante notti insonni perché il figlio piange. Il suo corpo resiste ma la vecchiaia segna il suo corpo. Artrite e artrosi sono diffuse. Ma la pazienza e il servizio marcano la loro presenza in famiglia e nel quartiere e nella Chiesa.


Che direbbe San Francesco al riguardo del proprio corpo? Fratello asino coraggio.
La vita è ancora molto dura per la maggioranza delle donne. Poche usano la bicicletta per il trasporto della legna da ardere o l'acqua da consumare in casa.




La fierezza della donna di essere donna lentamente si afferma nelle piccole menti umane. Attraverso le iniziative organizzate dalla parrocchia le donne s'incontrano e riflettono insieme. Quali valori sono trascurati nella tradizione locale? Quali frasi e comportamenti sono da rifiutare o modificare? Come si deve difendere la donna dal rischio di essere contaminata dall'Aids?
Per una paternità responsabile e una maternità responsabile, davanti al suo uomo-marito, come si deve la donna  comportare? Sabato sera intorno al fuoco, con canti e balli, le donne hanno esternato la loro gioia e mostrato con brevi gesti e parole il messaggio trasmesso alle donne:siate voi stesse.



Ciao dal Congo. p.Franco
 

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